La Tassonomia europea per le attività sostenibili è stata istituita con il Regolamento UE 2020/852 con il fine di definire un criterio univoco di classificazione delle attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale. Obiettivo dell’Unione Europea è fornire alle imprese, agli investitori e ai responsabili politici definizioni appropriate per le attività ecosostenibili utili, da un lato, per raggiungere gli obiettivi enunciati nel Green Deal orientandone gli investimenti, dall’altro, per offrire maggiore sicurezza agli investitori e alle aziende nelle loro scelte di investimento green. Italgas, con i propri investimenti nelle reti gas volti a renderle vettore dei gas rinnovabili, nei contatori elettronici, nell’efficienza energetica e nella sempre maggiore riduzione delle potenziali perdite di rete, contribuisce a perseguire quel processo di transizione energetica necessario al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo, assicurando allo stesso tempo la stabilità dei sistemi energetici.
Il regolamento UE 2020/852 definisce un’attività come ecosostenibile se contribuisce in modo sostanziale al raggiungimento di uno dei sei seguenti obiettivi:
In particolare, la Tassonomia, così come oggi definita, prevede che un’attività sia:
Ad oggi l’Unione Europea ha pubblicato gli atti delegati relativi alle sole i) mitigazione dei cambiamenti climatici e ii) adattamento ai cambiamenti climatici.
A decorrere dall’anno 2022 e quindi già a valere sul bilancio 2021, le società non finanziarie soggette all’obbligo di pubblicare informazioni di carattere non finanziario ai sensi dell’articolo 19 bis o dell’articolo 29 bis della Direttiva 2013/34/UE, sono tenute a riportare la quota del fatturato, delle spese in conto capitale e delle spese operative considerate ammissibili e non ammissibili alla Tassonomia. Italgas è soggetta a tale obbligo. Al momento, la definizione delle attività ammissibili è resa nota solo in rapporto ai due obiettivi di mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ai cambiamenti climatici.
Per l’esercizio 2021 non è inoltre obbligatoria la rendicontazione relativa all’allineamento alla Tassonomia.
Per i restanti quattro obiettivi, gli atti delegati relativi sono attesi nel corso del 2022, con applicazione a partire dal 2023 e quindi a valere sui risultati 2022.
I dati riportati in questa sezione rispondono pertanto a tale obbligo di rendicontazione.
Per definire la quota di fatturato, spese operative e spese in conto capitale derivanti da attività ammissibili o allineate alla tassonomia, Italgas, in assenza di una prassi consolidata e condivisa a livello di settore e alla luce di possibili differenti interpretazioni di natura tecnica dei Regolamenti Delegati UE 2021/2139 e 2021/2178 che hanno integrato il Regolamento 2020/852, ha definito uno standard di criteri interni. Ne deriva che i valori risultanti, espressione delle migliori assunzioni al momento disponibili per il Gruppo, potrebbero essere oggetto di futuri aggiornamenti di riflesso a cambiamenti o aggiorna menti della normativa di riferimento o dall’emergere di nuovi standard condivisi.
Si precisa inoltre che la quota di attività non ammissibili include tutte quelle attività che non rientrano tra quelle descritte nel Regolamento Delegato EU 2021/2139, così come definito nel Regolamento Delegato EU 2021/2178, indipendentemente se queste attività possano o meno contribuire in modo significativo alla mitigazione del cambiamento climatico o all’adattamento al cambiamento climatico.
La mappatura delle attività ha considerato il perimetro formato da Italgas S.p.A. e dalle proprie controllate, entrando nel dettaglio delle singole attività svolte. Il codice NACE associato alla società operativa non è stato considerato come vincolo di inclusione o esclusione dato che, nel caso di Italgas e delle sue controllate, il codice NACE riflette nella maggior parte dei casi l’attività principale svolta e non rispecchia necessariamente il dettaglio richiesto dalla Tassonomia. Per la definizione di “attività ammissibile” si è pertanto considerata la coerenza con la definizione delle attività incluse negli atti delegati.
Insieme al processo di definizione delle attività ammissibili e non ammissibili alla Tassonomia ai fini della corrente rendicontazione, Italgas ha già iniziato a valutare e a identificare le azioni necessarie volte a definire l’allineamento delle attività alla Tassonomia per ottemperare anche agli obblighi di informativa per il 2023, anche in presenza di possibili cambiamenti o aggiornamenti della normativa da parte dell’Unione Europea o dall’emergere di nuovi standard condivisi.
Non sono state definite soglie minime di materialità per l’inclusione/ esclusione di singole attività.
Come operatore di una rete di distribuzione Italgas agisce per creare le migliori condizioni possibili al fine di garantire che la propria rete sia “abilitata” alla distribuzione di idrogeno e/o altri gas rinnovabili. Non è tuttavia responsabile della produzione di tali gas né nella definizione delle soglie di blending, che sono in capo ad altri soggetti. Nel considerare le attività si è valutato quanto la società possa agire per facilitare e rendere possibile, nell’orizzonte di piano, la distribuzione di altri gas oltre al metano.
Ai sensi del Regolamento Delegato 2021/2139 che integra il Regolamento 2020/852, l’analisi condotta da Italgas ha portato all’identificazione di attività ammissibili rientranti nelle seguenti descrizioni:
Si è proceduto alla valutazione delle attività per passi successivi.
Qualora un’attività possa essere considerata sia alla luce della mitigazione che dell’adattamento climatico, si è valutato lo scopo principale per cui tale attività è stata attuata e gli impatti prevalenti, garantendo in tal modo l’assenza di duplicazioni di dati.
I principi contabili alla base della determinazione delle quote di fatturato, delle spese in conto capitale e delle spese operative ammissibili sono i medesimi utilizzati per la redazione di bilancio consolidato, così come illustrati nella Nota Integrativa, e sono coerenti con il Regolamento 2020/852 e i Regolamenti Delegati della Tassonomia resi disponibili dalla Commissione Europea.
La quota di fatturato ammissibile alla tassonomia, in ottemperanza la paragrafo 1.1.1 dell’Allegato 1 al Regolamento 2020/852, è calcolato come la somma dei ricavi derivati da prodotti o servizi associati ad attività ammissibili alla tassonomia in proporzione ai ricavi netti totali del gruppo rilevati conformemente al principio contabile internazionale (IAS) n.1, paragrafo (82: (a)), illustrati nella Nota Integrativa al bilancio consolidato al paragrafo 27.
In particolare, il fatturato ammissibile include la quota parte della remunerazione del servizio di misura del gas relativa alla installazione, manutenzione e riparazione dei contatori digitali.
Per le attività di distribuzione del gas è stata calcolata i) la quota parte della RAB e dei relativi ricavi relativa a investimenti nella rete idonei alla distribuzione di gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio ivi incluse tutte le attività di riqualificazione della rete di distribuzione e le sue estensioni, effettuate con materiali idonei ad accogliere i nuovi gas rinnovabili ii) la quota di fatturato inerente ad attività di rilevamento delle perdite, di riparazione dei gasdotti esistenti e di altri elementi della rete, finalizzate alla riduzione delle perdite di metano. Sono inoltre inclusi i ricavi derivanti dalle attività relative alle ESCO e del servizio idrico coerenti con i criteri della tassonomia.
La quota di fatturato (ricavi, al netto delle poste relative agli Accordi per servizi in concessione) considerata non ammissibile include tutte le attività non riconducibili ai punti precedenti.
La quota di spese operative ammissibili (opex) è calcolata come rapporto tra i costi operativi relativi ad attività o processi ammissibili alla Tassonomia in proporzione alle spese operative sostenute (considerate pari al 26,2% del totale spese operative), in ottemperanza con quanto previsto al paragrafo 1.1.2 dell’Allegato 1 al Regolamento 2020/852 e sono illustrate nella Nota Integrativa al bilancio consolidato al paragrafo 28.
Le attività a cui tali spese si riferiscono sono quelle descritte nel paragrafo precedente, a cui si aggiungono le spese operative relative ai servizi immobiliari e ICT.
La quota dei costi in conto capitale ammissibili (capex), in ottemperanza al paragrafo 1.1.2 dell’Allegato 1 al Regolamento 2020/852, è calcolato come il rapporto tra gli investimenti in attività o processi ammissibili alla tassonomia rispetto agli incrementi degli attivi materiali e immateriali durante il 2021, considerati prima dell’ammortamento, della svalutazione e di qualsiasi rivalutazione, compresi quelli derivanti da rideterminazioni e riduzioni di valore ed escluse le variazioni del fair value (valore equo). Come indicato nel Regolamento delegato 2021/2178, l’incremento degli attivi comprende anche gli incrementi agli attivi materiali e immateriali derivanti da aggregazioni aziendali. Le spese in conto capitale solo contabilizzate in base allo IAS 16 (73: (e) (i) e (iii)), IAS38 (118: (e) (i)), e IFRS 16 (53: (h)) e sono illustrate nella Nota Integrativa al bilancio consolidato ai paragrafi 13 e 14 nonché nella Relazione Annuale Integrata al paragrafo 4.3.
In particolare, la capex ammissibile include tutti gli investimenti relativi alla installazione, manutenzione e riparazione dei contatori digitali. Per le attività di distribuzione del gas sono stati inclusi gli investimenti effettuati nella rete atti alla distribuzione di gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio ivi incluse tutte le attività di riqualificazione della rete di distribuzione e le sue estensioni, effettuate con materiali idonei ad accogliere i nuovi gas rinnovabili ii) la quota di investimenti inerente ad attività di rilevamento delle perdite, di riparazione dei gasdotti esistenti e di altri elementi della rete, finalizzate alla riduzione delle perdite di metano. Sono inoltre inclusi le capex relative alle ESCO, al servizio idrico, all’immobiliare e dell’ICT coerenti con i criteri della tassonomia.
Sono riportati il fatturato, le spese in conto capitale e le spese operative associate alle attività ammissibile. Non si è fornita informazione rispetto ad altri KPI oltre a quelli richiesti dal regolamento delegato (UE) 2021/2178.
(milioni di €) | U.m. | ammissibile | non ammissibile |
Ricavi | % | 25 | 75 |
Spese operative (opex) | % | 82 | 18 |
Spese in conto capitale (capex) | % | 86 | 14 |
Dal 2020 il Gruppo ha avviato un percorso di miglioramento della propria strategia per la lotta al cambiamento climatico, ispirandosi alle raccomandazioni TCFD (Task Force on Climate-related Financial Disclosures) del Financial Stability Board, che hanno come principale obiettivo quello di guidare le aziende a comunicare ai propri stakeholder, in modo chiaro e comparabile, le informazioni su rischi e opportunità legati al cambiamento climatico.
I contenuti della tabella di seguito riportata sono stati organizzati sulla base delle quattro aree tematiche oggetto di raccomandazione della TCFD, governance, strategia, risk management e metriche e obiettivi al fine di fornire una disclosure più chiara su tali tematiche.
Raccomandazioni TCFD | Disclosure |
GOVERNANCE (modello di governance dell’organizzazione in relazione ai rischi e alle opportunità legati al cambiamento climatico) | |
a) Supervisione del Consiglio di Amministrazione sui rischi e opportunità legati al cambiamento climatico | Il Gruppo Italgas si è dotato di un modello di governance specifico sulle tematiche di sostenibilità anche con l’intento di monitorare gli impatti dei cambiamenti climatici sull’operatività aziendale. Grazie al coinvolgimento del Top Management in tutte le scelte strategiche di sostenibilità e al modello di governance di Italgas, le questioni legate ai cambiamenti climatici vengono prese in considerazione in fase di definizione del piano strategico e di sostenibilità del Gruppo, nelle politiche di gestione dei rischi, nella definizione di obiettivi di performance dell’organizzazione e di azioni per il relativo monitoraggio, ecc. Il Consiglio di Amministrazione, il Comitato Sostenibilità e il Comitato Controllo e Rischi e Operazioni con Parti Correlate sono periodicamente informati in merito agli aspetti legati al cambiamento climatico e alle relative iniziative; infine, con cadenza almeno trimestrale il Consiglio di Amministrazione viene informato riguardo alle performance relative alle emissioni climalteranti e al livello di raggiungimento dei target GHG, che sono rendicontati nella Relazione Semestrale Consolidata, nei Risultati Consolidati del Primo e Terzo Trimestre e nella Relazione Annuale Integrata. |
b) Ruolo del management nel valutare e gestire i rischi e le opportunità legati al cambiamento climatico | |
STRATEGIA (impatti attuali o potenziali dei rischi e delle opportunità legati al cambiamento climatico sul business, sulla strategia e sulla pianificazione finanziaria dell’organizzazione) | |
a) Rischi e opportunità legati al cambiamento climatico che l’organizzazione ha identificato nel breve, medio e lungo termine | Come riportato nella tabella del paragrafo “Gestione dei rischi” del presente documento, Italgas considera, in relazione ai rischi legati al cambiamento climatico, sia rischi fisici che rischi di transizione, valutandone il relativo impatto. Italgas considera la sostenibilità al centro del proprio modello di sviluppo, elemento guida nella definizione delle scelte strategiche e operative per garantire la crescita di lungo periodo. Nell’ambito del documento di Piano Strategico, Italgas definisce uno scenario macro-complessivo che include quadri e tendenze delle Politiche Energetiche e Ambientali (de-carbonizzazione – Accordo di Parigi, rinnovabili, efficienza energetica, mobilità sostenibile, power to gas e green gas) e presenta il proprio Piano di Sostenibilità. La strategia del Gruppo è sviluppata in coerenza con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. La definizione della Strategia è anche influenzata dal processo interno mensile di informazione, raccolta e rendicontazione sulle emissioni di GHG attuali e previste e altre questioni relative al cambiamento climatico (es. consumo di energia), in cui vengono analizzati i dati e i principali trend in ambito di consumi, emissioni scope 1,2 e 3 tramite l’utilizzo di KPI specifici, che permettono di valutare l’efficacia delle iniziative messe in campo dalle società del Gruppo in termini di efficienza energetica e riduzione delle emissioni climalteranti, in coerenza con gli obiettivi inseriti nel Piano Strategico 2021-2027. Negli ultimi anni, la strategia aziendale di Italgas è stata sempre più influenzata dai temi del cambiamento climatico e sono state sviluppate diverse iniziative volte alla riduzione delle emissioni di GHG (es. ricerca dispersione fughe tramite la tecnologia Picarro, conversione della flotta aziendale a gas metano, iniziative di green gas, efficientamento degli impianti, ecc). Nel breve periodo, i principali elementi che influenzano lo sviluppo della strategia Italgas sono gli aspetti regolatori del cambiamento climatico come gli obiettivi della politica europea, mentre nel breve-medio termine, gli aspetti tecnologici, come ad esempio la digitalizzazione degli asset come fattore abilitante alla distribuzione di gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio. La strategia di Italgas risulta declinata nel Piano strategico 2021-2027, in cui sono evidenziati e considerati elementi quali: – il ruolo del gas nel processo di decarbonizzazione; – la trasformazione digitale e l’innovazione tecnologica |
b) Impatto dei rischi e delle opportunità legati al cambiamento climatico sul business, sulla strategia e sulla pianificazione finanziaria dell’organizzazione | |
c) Resilienza della strategia dell’organizzazione, prendendo in considerazione differenti scenari legati al clima, incluso uno scenario di 2°C o inferiore | |
RISK MANAGEMENT (how the organisation identifies, assesses and manages risks associated with climate change) | |
a) Processi dell’organizzazione per identificare e valutare i rischi legati al cambiamento climatico | Il processo di individuazione, gestione e monitoraggio dei rischi e delle opportunità connesse al climate change si inserisce nell’ambito del modello di Enterprise Risk Management sopra descritto. Il reporting dei rischi è condiviso / discusso con il Top Management e con il Comitato Controllo e Rischi e Operazioni con Parti Correlate di Italgas, Collegio Sindacale e Organismo di Vigilanza per consentire le valutazioni sull’efficacia del sistema di controllo interno e di Gestione dei Rischi. Con riferimento ai rischi connessi al cambiamento climatico e alle relative modalità di gestione si fa particolare riferimento ai rischi di “Cambiamento climatico”, descritti nella tabella riportata all’interno del paragrafo “Gestione dei rischi” del presente documento. |
b) Processi dell’organizzazione per gestire i rischi legati al cambiamento climatico | |
c) Modalità con cui i processi di identificazione, valutazione e gestione dei rischi legati al clima sono integrati nella gestione complessiva del rischio dell’organizzazione | |
METRICS AND TARGETS (metriche e obiettivi utilizzati dall’organizzazione per valutare e gestire i rischi e le opportunità rilevanti legati al cambiamento climatico) | |
a) Metrics used by the organisation to assess the risks and opportunities asso- ciated with climate change in line with its risk management process and strategy | Italgas dimostra il proprio impegno a favore degli aspetti legati al cambiamento climatico, attraverso il monitoraggio attento dei propri consumi energetici e delle emissioni e all’implementazione di specifiche iniziative finalizzate a ridurre le emissioni a effetto serra e a incrementare le proprie performance nell’ambito dell’efficienza energetica e della ricerca e riduzione delle emissioni fuggitive. Le emissioni GHG (t CO2 e) monitorate da Italgas sono le seguenti: emissioni dirette (Scope 1): derivanti dai consumi civili di gas, dai consumi industriali di gas per preriscaldo, da consumi di carburante per autotrazione e dalle perdite di rete (cosiddette “emissioni fuggitive”); emissioni indirette (Scope 2): derivanti dal consumo di energia elettrica acquistata e dal teleriscaldamento; altre emissioni indirette (Scope 3): derivanti dai viaggi (Business Travel), dalle attività esternalizzate (supply chain) e dalle emissioni correlate alla produzione di energia acquistata e consumata (lato combustibili, emissioni legate alla loro estrazione, produzione e trasporto; lato energia elettrica emissioni correlate alla estrazione, produzione e trasporto dei combustibili utilizzati per la generazione ed emissioni correlate alle perdite per la trasmissione e distribuzione). Il Gruppo si è impegnato a ottenere al 2027 una riduzione del 30% delle proprie emissioni di CO2e rispetto al 202074. |
b) Emissioni di gas a effetto serra (GHG) Scope 1, 2, e 3 e i relativi rischi | |
c) Obiettivi utilizzati dall’organizzazione per gestire i rischi e le opportunità legati al cambiamento climatico e le prestazioni rispetto agli obiettivi |
74 Considerando l’apporto dell’autoproduzione attraverso il recupero di energia altrimenti dispersa. La riduzione è misurata a parità di perimetro, escluse eventuali variazioni a seguito di M&A e gare ATEM.