Attenzione all’ambiente

DNF

Italgas adotta un approccio responsabile e trasparente per garantire la compatibilità tra le proprie infrastrutture e il territorio, per gestire in modo efficiente le risorse energetiche e naturali e contenere l’impatto ambientale derivante dalle proprie attività e per tutelare la salute e la sicurezza dei propri dipendenti e del personale degli appaltatori coinvolti nelle attività operative.

Una costante attività di ricerca e innovazione tecnologica consente di sviluppare e adottare le migliori soluzioni per interagire con l’ambiente nel modo meno intrusivo e più sostenibile possibile. Con questo quadro di riferimento, Italgas promuove azioni e progetti finalizzati alla riduzione degli impatti ambientali riconducibili ai propri processi di business, al miglioramento delle condizioni di sicurezza degli impianti, nonché al recupero ambientale dei siti interessati dalle pregresse attività industriali di produzione del gas manifatturato.

Inoltre, l’analisi mensile dell’efficacia delle iniziative messe in campo a tale scopo dalle società del Gruppo, congiuntamente al monitoraggio dei principali indicatori afferenti alle tematiche ambientali, permette a Italgas una costante verifica dei propri progressi.

Politiche e impegni

Ogni attività di Italgas viene svolta con grande attenzione all’ambiente, alle risorse naturali e all’incolumità pubblica e delle persone, considerandoli tutti fattori cardine dello sviluppo sostenibile sia dell’impresa che del territorio. Il modello di governance della salute, della sicurezza, dell’ambiente, della qualità e dell’energia attuato da Italgas ha subito negli ultimi anni una continua evoluzione per adeguarsi ai cambiamenti dei contesti normativi e di mercato in cui opera.

L’impegno su tali temi è manifestato dall’adozione della Politica di Salute, Sicurezza, Ambiente, Qualità ed Energetica (HSEQE) del Gruppo Italgas, sviluppata sulla base delle policy aziendali e in coerenza con il Codice Etico volta a valorizzare e tutelare le risorse naturali, valori fondamentali per la società. Tale Politica sottolinea l’impegno della società a considerare il proprio Sistema di Gestione Integrato come uno dei principali stimoli per il coinvolgimento del personale e per il miglioramento dei processi, fondando le proprie scelte operative sui principi di correttezza, professionalità e conformità, per assicurare un’erogazione del servizio secondo i migliori standard qualitativi con il fine di soddisfare le aspettative del Cliente.

Di seguito alcuni degli impegni su cui si basa la Politica:

  • garantire, attraverso adeguati strumenti procedurali, gestionali e organizzativi, il diritto dei Clienti all’accessibilità e alla fruizione dei servizi;
  • ottimizzare i processi aziendali al fine di raggiungere il massimo livello di efficacia ed efficienza, nel rispetto della salute e sicurezza dei lavoratori e con la massima attenzione all’ambiente;
  • progettare, realizzare, gestire e dismettere impianti, costruzioni e attività, nel rispetto della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, dell’ambiente, e del risparmio energetico, e allineandosi alle migliori tecnologie disponibili ed economicamente sostenibili;
  • condurre e gestire le attività in ottica di prevenzione di incidenti, infortuni e malattie professionali;
  • assicurare l’informazione, la formazione, e la sensibilizzazione del personale per una partecipazione attiva e responsabile all’attuazione dei princìpi e al raggiungimento degli obiettivi;
  • attuare l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali, la prevenzione dell’inquinamento e la tutela degli ecosistemi e della biodiversità;
  • attuare interventi operativi e gestionali per la riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra, con un approccio di mitigazione del cambiamento climatico;
  • gestire i rifiuti al fine di ridurne la produzione e di promuoverne il recupero nella destinazione finale.

In coerenza con i Modelli di Gestione del Gruppo, la società applica un sistema normativo che ha l’obiettivo di garantire la sicurezza e la salute delle persone (dipendenti, clienti finali, appaltatori, ecc.), di prevenire gli infortuni, di assicurare la sa

Consumi

La fonte energetica maggiormente utilizzata nelle attività del Gruppo è il gas naturale, sia negli usi civili e industriali, sia per l’autotrazione. Italgas da anni monitora i propri consumi con l’obiettivo di ridurre nel tempo il proprio impatto ambientale secondo un processo di miglioramento continuo e in linea con gli obiettivi identificati nel proprio Piano Strategico 2021-2027.

Nel 2021 il consumo di energia è risultato pari a 597,2 TJ. Il dato dimostra un leggero aumento rispetto al 2020 (+ 5,1 TJ, corrispondente ad un +0,9%).

Consumi netti di energia U.m. 2019 2020 2021 Var. % 2020-2021
Energia da combustibile a uso industriale TJ 322,3 322,5 319,3 -1,0%
Energia da combustibile a uso civile TJ 45,4 45,5 46,7 2,6%
Energia da combustibile da autotrazione TJ 122,0 123,0 137,2 11,5%
Energia elettrica netta per uso industriale TJ 55,4 56,8 56,6 -0,4%
Energia elettrica netta per uso civile TJ 44,7 44,0 37,1 -15,7%
Energia termica a uso civile TJ 0,3 0,3 0,0%
Totale TJ 589,8 592,1 597,2 0,9%

Consumi di energia da combustibile a uso industriale

Nel corso del 2021 il consumo di energia da combustibile a uso industriale ha registrato una diminuzione di 3,2TJ, passando da 322,5TJ a 319,3TJ (-1,0% rispetto al 2020).

Grazie alle iniziative di efficientamento implementate, si è rilevata infatti una diminuzione dei consumi industriali di gas naturale per il processo di preriscaldo: nel corso dell’anno, in Italgas Reti, sono stati infatti installati 129 sistemi di ottimizzazione, mentre Toscana Energia ha ultimato le installazioni degli analoghi sistemi di ottimizzazione avviate negli anni precedenti. Tali interventi, sommati a iniziative di carattere gestionale e manutentivo, hanno contribuito:

  • ad un saving complessivo di circa 875 103sm3 rispetto al 2020 48 (che corrispondono a circa 1.735 t CO2e di emissioni evitate);
  • ad una riduzione del consumo specifico49 degli impianti di Italgas Reti e Toscana Energia, che passa da 1,30 del 2020 a 1,18 del 2021, con una variazione del -9,2%.

Considerando anche gli interventi degli anni passati, gli Impianti di Prelievo Riduzione e Misura (IPRM) di Italgas Reti dotati di preriscaldo che utilizzano sistemi di ottimizzazione dei consumi risultano essere in totale pari a 228 a fine 2021. Nel 2022 continuerà la campagna di installazione negli altri IPRM.

Nell’ottica di includere nuove tecnologie per una maggiore efficacia nell’ottimizzazione del processo di preriscaldo, presso un IPRM si è sperimentata una batteria termica a PCM (Phase Change Materials) che consente di trasformare parte dell’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico in energia termica, grazie a delle resistenze, immagazzinando tale energia e quella termica prodotta dall’impianto solare termico e di utilizzarla nei momenti della giornata in cui il calore richiesto per il preriscaldo del gas è maggiore.

Anche il consumo di GPL, interamente riconducibile a Medea, si è leggermente ridotto nell’anno dello 0,1% a fronte però di un significativo incremento del gas immesso in rete. Il consumo specifico50 è migliorato del 3,5% passando da 18,23, nel 2020 a 17,59: l’aumento del gas immesso in rete, infatti, ha permesso di operare in condizioni di maggior efficienza, smorzando l’alta variabilità del consumo specifico presente nel periodo estivo e riducendola significativamente.

48 Il calcolo considera il confronto con consumo che si sarebbe ottenuto in assenza di ottimizzazione (con riferimento alla formula utilizzata per la rendicontazione dei risparmi all’Enea ai sensi dell’Art. 7 Comma 8 del D.Lgs. 102/2014)

49 Consumo specifico, ossia i consumi di gas naturale per preriscaldo ogni 1.000 Sm3 di gas immesso in rete, espressi in Sm3 preriscaldo/103 Sm3 gas immesso in rete.

50 Consumo specifico, ossia i consumi di GPL ogni 1.000sm3 di GPL immesso in rete, espressi in Sm3/103Sm3 GPL immesso in rete.

Consumi di energia da combustibile a uso civile

Il Gruppo Italgas persegue gli obiettivi di sostenibilità anche attraverso il costante rinnovamento del proprio patrimonio immobiliare, la gestione e il monitoraggio continuo dei consumi, l’introduzione di tecnologie digitali finalizzate a migliorare la capacità di individuare possibili anomalie, malfunzionamenti e opportunità di automazione dei processi di gestione con l’obiettivo di ridurre i tempi di intervento sui sistemi per la loro regolazione.

In particolare, il Gruppo utilizza circa 140 sedi distribuite sul territorio nazionale al servizio di tutte le attività aziendali, di cui la maggior parte (circa l’85% del totale) ha dimensioni medie (al di sotto di 1.000 mq) e medio-piccole ed è tipicamente destinata alle Unità Tecniche in cui opera il personale operativo.

Le sedi più grandi (superfici maggiori di 3.000 mq) sono concentrate a Torino (con il complesso immobiliare di Largo Regio Parco, Via Foggia e Corso Regina Margherita), Roma (con la sede di Via Guicciardi), Venezia (via Forte Marghera), Napoli (Via Ferraris e Via Brin), Firenze (Piazza Mattei) e Asti (Via Venezia).

La strategia immobiliare del Gruppo è pertanto caratterizzata dai seguenti principi cardine:

  • gestire proattivamente il patrimonio immobiliare del Gruppo in linea con gli obiettivi di sostenibilità;
  • garantire il continuo aggiornamento tecnologico, lo sviluppo immobiliare e la razionalizzazione delle proprietà in linea con l’evoluzione del business e dei modelli operativi.

L’andamento dei consumi civili si attesta in linea con il precedente esercizio (+1,2 TJ rispetto al 2020, ovvero +2,6%), grazie ad una più attenta gestione delle sedi in un anno caratterizzato dalla presenza intermittente del personale a causa della perdurante pandemia. È importante sottolineare come il consumo di gas metano per gli usi civili sia sostanzialmente allineato con il 2020, nonostante l’incremento delle superfici disponibili e nonostante il funzionamento contestuale, per quanto limitato nel tempo, degli edifici poi dismessi: nel corso del 2021 è, infatti, entrato a pieno regime l’edificio di Largo Regio Parco 9 a Torino. In continuità con quanto già effettuato per l’edificio attiguo, in Largo Regio Parco 11, l’edificio è stato realizzato secondo i criteri previsti dal sistema statunitense di classificazione dell’efficienza energetica e dell’impronta ecologica degli edifici (LEED), sviluppato dallo U.S. Green Building Council, il quale fornisce l’insieme di standard di misura per valutare le costruzioni sostenibili dal punto di vista ambientale (Largo Regio Parco 11 ha ottenuto la certificazione GOLD, mentre la certificazione per Largo Regio Parco 9, stabile connotato da prestazioni simili, è in via di ottenimento). L’edificio è stato messo in servizio a fine giugno 2021, sostituendosi alle sedi di Via Foggia e Via Parma, le quali si posizionavano fra quelle più energivore dell’intero parco immobiliare. Il 2021 ha visto inoltre la piena disponibilità delle nuove sedi di Monte Mario e di via Ostiense 131L che sono andati a sostituire, dalla fine del 2020, la storica sede di via Del Commercio 9/11. In prossimità della fine d’anno è stata parzialmente chiusa la sede in Corso Regina Margherita la quale sarà oggetto di un importante progetto di riqualificazione nel corso del 2022 e 2023 che la vedrà diventare il cuore operativo della regione Piemonte.

In questo contesto, in ottica di ancora maggiore efficienza, infine, è stata avviata un’ampia gamma di progetti per il monitoraggio dei consumi e delle temperature delle sedi.

L’anno 2021 è stato, quindi, caratterizzato da un processo di rinnovamento e di ottimizzazione degli spazi occupati e al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici al fine di conseguire una significativa riduzione dei consumi.

Il processo di rinnovamento del parco immobiliare proseguirà anche nel corso del 2022 con l’avvio di nuovi importanti cantieri che vedranno coinvolte alcune delle principali sedi operative del territorio al fine di migliorare le condizioni di lavoro del personale mettendo a disposizione ambienti di lavoro allo stato dell’arte, maggiormente funzionali e gradevoli, oltre a poter consentire un ulteriore ottimizzazione dei consumi per uso civile.

Consumi di energia da combustibile da autotrazione

 Motivata dal costante impegno a garantire elevati livelli di performance e qualità del servizio di distribuzione, Italgas ha implementato nel corso del 2019 e 2020 un importante progetto di rinnovamento dell’intera flotta automezzi sul territorio nazionale. Il progetto è stato impostato sulla base dei seguenti driver strategici:

  • l’ammodernamento della flotta operativa in linea con le esigenze operative;
  • Il miglioramento dei criteri di sostenibilità nel breve, medio e lungo periodo, sia dal punto di vista della riduzione delle emissioni inquinanti (CO2, NOx e PM), sia sotto il profilo del contenimento della spesa per il funzionamento della flotta;
  • la razionalizzazione del numero di veicoli presenti nella flotta;
  • l’aumento della disponibilità dei veicoli operativi, mediante la riduzione dei tempi di manutenzione e riparazione.

Elemento cardine del progetto di trasformazione del parco automezzi è stato il passaggio dalla proprietà della flotta (principalmente caratterizzata da motorizzazioni a gasolio) verso l’approvvigionamento di un servizio di noleggio a lungo termine delle autovetture (basato su vetture Bifuel a metano).

PERCORRENZE CHILOMETRICHE TOTALI NEL PERIODO 2019-2021

  U.m. 2019 2020 2021
Gasolio ML di km 6,1 4,5 4,9
Benzina ML di km 11,5 7,1 6,1
Metano ML di km 21,7 26,2 31,8
Totale ML di km 39,3 37,8 42,8


I risultati di tale trasformazione risultano evidenti: sebbene i consumi di energia da combustibile da autotrazione abbiano registrato un incremento di 14,2TJ (+11,5% rispetto al 2020), nel corso del 2021 sono stati percorsi, complessivamente, il 13,1% di chilometri in più rispetto all’esercizio precedente, pari a circa 42,8 milioni di chilometri, di cui oltre 35 milioni sono afferenti a veicoli operativi. Tale tipologia di veicoli è caratterizzata dalla presenza pressoché totale di sistemi di alimentazione bifuel (metano-benzina), in grado di determinare un significativo abbattimento delle emissioni di CO2 e di PM in atmosfera rispetto all’impiego di motorizzazioni esclusivamente benzina o gasolio.

ENERGIA CONSUMATA PER TIPOLOGIA DI COMBUSTIBILE DA AUTOTRAZIONE (% VS TOTALE ENERGIA CONSUMATA NELL’ANNO)

Nonostante l’incremento delle percorrenze e delle attività sul territorio, i consumi di benzina hanno registrato un decremento: questo risultato è stato ottenuto migliorando ulteriormente la percentuale di utilizzo dei mezzi bifuel, che è passato dall’86% dei km percorsi a metano nel 2020 al 92% 2021.

Questo significativo miglioramento registrato testimonia l’impegno del Gruppo Italgas verso la riduzione delle emissioni e il comportamento virtuoso dei propri dipendenti alla guida della flotta aziendale.

Nel corso dell’anno sono state perseguite linee d’azione volte principalmente alla riduzione delle emissioni e l’efficientamento del parco auto. Tra queste si menzionano in particolare:

  • la pubblicazione di una nuova policy per gli automezzi ad uso promiscuo con incentivi alla scelta di un’auto a minor impatto ambientale e l’inserimento di un cap sulla carta carburante;
  • l’eliminazione delle auto alimentate esclusivamente a gasolio e benzina dalla car list della classe Dirigenti;
  • la formazione di oltre 300 dipendenti attraverso corsi di guida sicura e sostenibile, con l’obiettivo di migliorare anche il rapporto tra distanza percorsa per unità di carburante. Tale iniziativa proseguirà nel corso del 2022, coinvolgendo una platea sempre più ampia di driver e consentirà di affinare ulteriormente la capacità di guida sostenibile anche con veicoli ad alimentazione ibrida;
  • l’implementazione di un software di gestione della flotta per il monitoraggio dei consumi e dello stato dei mezzi.

La sostenibilità sarà al centro della gestione auto anche per il 2022 attraverso nuove iniziative ancora più sfidanti come, ad esempio, l’introduzione di veicoli ad alimentazione ibrida (Elettrica-Benzina) sia tra le auto ad uso promiscuo sia tra i veicoli operativi e la conseguente installazione di colonnine di ricarica presso le sedi aziendali.

Consumi di energia elettrica netta per uso industriale

I consumi di energia elettrica netta per uso industriale sono in calo dello 0,4% rispetto al precedente esercizio, nonostante siano stati attivati diversi nuovi Point Of Delivery (POD) nel corso del 2021 ai fini della installazione dei Gruppi di Riduzione Finali Digitalizzati (GRFD), che hanno determinato un consumo aggiuntivo pari a 132 MWh.

Il risultato di cui sopra è stato ottenuto anche grazie al la conclusione, nel corso del 2021, della sostituzione di tutte le lampade tradizionali con lampade a LED sia nelle aree esterne sia nelle aree interne di tutti gli IPRM, Impianti di Riduzione Intermedia (IRI) e Gruppi di Riduzione Finale (GRF) dotati di illuminazione che ha generato un saving indicativamente pari a 150 MWh, equivalenti ad un risparmio di 36.9 t CO2 e.

È proseguita l’installazione sperimentale presso diversi:

  • IPRM di misuratori a presa diretta inseriti nei quadri elettrici, che permettono il monitoraggio del consumo generale e delle utenze secondarie (protezione catodica o luci) negli IPRM, consentendo analisi più di dettaglio anche nell’ottica della certificazione ISO 50001: 2018;
  • GRFD (Gruppi di Riduzione Finali Digitalizzati) di sistemi innovativi che consentono un recupero dell’energia tramite microturbine. Questi sistemi sfruttano l’energia altrimenti dissipata dal processo di riduzione della pressione del gas, trasformandola in energia elettrica disponibile per l’utilizzo in loco (sistemi di energy harvesting): l’energia elettrica così prodotta è utilizzata per alimentare in loco RTU e altri dispositivi di misura/controllo nell’ambito della digitalizzazione della rete.

Inoltre, sono state effettuati diversi interventi di sostituzione dei circolatori all’interno delle centrali termiche per il preriscaldo, con l’installazione di pompe a inverter. Gli interventi massivi sono previsti nei prossimi anni.

Anche il consumo di energia elettrica di Italgas Acqua, che rappresenta la totalità dei consumi industriali della società, si è ridotto grazie a interventi di regolazione delle pressioni in uscita degli impianti di rilancio, che hanno permesso di ottenere un primo risultato in termini di risparmio energetico.

Nel corso del 2021 sono stati inoltre avviati diversi interventi sperimentali, fra cui installazione filtri passivi, motori brushless e telecontrollo impianti, che permetteranno di conseguire risultati significativi a partire sin dal 2022.

Consumi di energia elettrica netta per uso civile

I consumi di energia elettrica per uso civile hanno visto una diminuzione del 15,7% rispetto al 2020. Il forte decremento registrato, è riconducibile all’efficientamento dell’utilizzo delle sedi del Gruppo, anche a fronte della riorganizzazione della gestione in risposta alla pandemia. Inoltre, nel corso del 2021 sono state consolidate alcune regole organizzative che hanno consentito, oltre ad un maggior ricorso allo smart working, la cosiddetta “partenza da casa” per operai e tecnici con la conseguente chiusura degli spogliatoi presso le sedi operative: ciò ha contribuito ulteriormente al contenimento dei consumi soprattutto di natura elettrica.

Le ristrutturazioni di diverse importanti sedi aziendali già in corso o previste entro il 2027 forniranno, inoltre, un ulteriore contributo alla riduzione della domanda di energia elettrica e, conseguentemente, delle relative emissioni.

Fotovoltaico

Oltre ai consumi derivanti da energia elettrica acquistata, il Gruppo produce energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili tramite 19 impianti fotovoltaici. Una parte dell’energia prodotta viene auto-consumata, mentre la restante parte di energia è immessa in rete.

Di seguito si riportano la tabella di riepilogo dei consumi di energia elettrica derivante dagli impianti fotovoltaici insieme a quella relativa alle emissioni evitate grazie all’utilizzo degli stessi per la produzione di energia elettrica al posto dell’acquisto della stessa sul mercato.

Fotovoltaico51201920202021Var%
2020-

2021
kWhTJkWhTJkWhTJ
Ritiro dedicato da GSE1.333.8014,808.876.62631,969.284.81833,434,6
Autoconsumo45.4260,16136.8930,49135.5980,49-0,9
Produzione1.379.2274,979.013.51932,459.420.41633,914,5


Emissioni evitate52U.m.201920202021Var%
2020-2021
Emissioni evitate per energia autoprodotta e ceduta al GSEt CO2e370,22.337,82.419,03,5
Emissioni evitate per energia autoprodotta e consumata in sitot CO2e12,235,433,3-5,8
Totale emissioni evitate per fotovoltaicot CO2e382,42.373,22.452,33,3

51 Si segnala che i dati relativi al 2019 tengono conto di Toscana Energia solo per i tre mesi di consolidamento. I dati del 2020, invece, includono anche Toscana Energia per 12 mesi.
52 Si segnala che i dati relativi al 2019 tengono conto di Toscana Energia solo per i tre mesi di consolidamento. I dati del 2020, invece, includono anche Toscana Energia per 12 mesi. Si precisa, inoltre, che per il calcolo delle emissioni evitate si è utilizzato il fattore emissivo rappresentativo del mix energetico nazionale dell’anno di riferimento, in particolare per il 2020 è stata utilizzata la stima preliminare del fattore di emissione per il consumo di energia elettrica in Italia fornito dall’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale.

Emissioni di gas a effetto serra 

In totale coerenza con quanto effettuato relativamente ai consumi, Italgas da anni monitora anche le proprie emissioni di gas a effetto serra, con l’obiettivo di ridurre la propria carbon footprint secondo un processo di miglioramento continuo e in linea con gli obiettivi identificati nel proprio Piano Strategico 2021-2027.

Le emissioni rendicontate da Italgas sono le seguenti:

  • emissioni dirette (Scope 1): derivanti dai consumi civili di gas, dai consumi industriali di gas per preriscaldo, da consumi di carburante per autotrazione e dalle perdite di rete (cosiddette “emissioni fuggitive”);
  • emissioni indirette (Scope 2): derivanti dal consumo di energia elettrica acquistata e dal teleriscaldamento.
  • altre emissioni indirette (Scope 3): derivanti dai viaggi (business travel), dalle attività esternalizzate (supply chain) e dalle emissioni correlate alla produzione di energia acquistata e consumata (lato combustibili, emissioni legate alla loro estrazione, produzione e trasporto; lato energia elettrica emissioni correlate alla estrazione, produzione e trasporto dei combustibili utilizzati per la generazione ed emissioni correlate alle perdite per la trasmissione e distribuzione).

Il principale apporto alle emissioni di gas a effetto serra del Gruppo Italgas deriva dalle emissioni fuggitive di gas naturale dalle reti di distribuzione, dai processi per il preriscaldo del gas vettoriato negli impianti di decompressione e dall’utilizzo delle auto della flotta aziendale.

Scope 1 e Scope 2 53U.m.201920202021Var%
2020-2021
Emissioni fuggitive di gas103 t CO2e128,0146,6133,4-9,0%
Emissioni da consumi di gas per uso industriale103 t CO2e18,118,218,1-0,5%
Emissioni da consumi di gas per uso civile103 t CO2e2,52,62,60%
Emissioni da consumi da combustibile da autotrazione103 t CO2e7,65,76,412,3%
Emissioni da energia termica per uso civile103 t CO2e0,00,00,0%
Emissioni da consumi di energia elettrica per uso industriale103 t CO2e7,50,20,00,0%
Emissioni da consumi di energia elettrica per uso civile103 t CO2e0,2
Totale103 t CO2e163,7173,3160,7-7,3%


53 2019: Scope II location-based; 2020 e 2021: Scope II market-based

Il 2021 ha registrato un calo delle emissioni totali Scope 1 e Scope 2 pari al 7,3% in meno rispetto al precedente esercizio. Le componenti principali che hanno concorso a tale decremento sono le emissioni fuggitive e le emissioni da consumi di gas per uso industriale, che sommate valgono oltre al 94% delle emissioni totali Scope 1 e Scope 2.

È importante sottolineare come tale riduzione risulti ancor più rilevante a fronte di un aumento delle operazioni del Gruppo, in termini di aumento di estensione di rete (+ 1,9% rispetto al 2020) e di gas vettoriato (+ 4,8%).

Le emissioni di gas per uso civile e industriale sono in linea con l’andamento dei consumi descritto, mentre quelle da consumi di energia elettrica diminuiscono a seguito dalla riduzione del consumo e dall’approvvigionamento quasi totale di energia elettrica da fonti rinnovabili certificate (attestato dal sistema di gestione di garanzia di origine).
Infine, le emissioni da consumi da combustibile per autotrazione si attestano a +12,3%, in linea con l’incremento dei chilometri percorsi rispetto al 2020, anno particolarmente caratterizzato dai periodi di lockdown in virtù della pandemia.

Il miglioramento significativo del valore complessivo delle emissioni è in massima parte da attribuire al completamento, nel corso del 2021 del progetto di ammodernamento della flotta che, nel corso dell’anno passato, ha interessato anche la società Toscana Energia.

Un ulteriore parametro significativo è rappresentato anche dal valore delle emissioni di NOx e Particolato, espresse in grammi per chilometro percorso dalla flotta. Nel 2021 tali valori si attestano a 0,081 gNOx/km (valore uguale al 2020) e 0,0003 gPart/km, equivalente ad una riduzione del 18,3% rispetto al 2020. Il risparmio ottenuto nel 2021, qualora a parità di chilometri percorsi fosse stata impiegata una flotta di veicoli operativi non bifuel e non di recente immatricolazione, è quantificabile in un range compreso tra il 50 e il 55% di ossidi di azoto e del 1500% di particolato; il risparmio in termini di CO2e si attesta invece a 1,39 migliaia di tonnellate. Questi indicatori rappresentano ulteriormente la capacità di riduzione del livello di emissioni indotto dal progetto di trasformazione della flotta.

Emissioni fuggitive

Le emissioni fuggitive del gruppo Italgas registrano per l’anno 2021 una sensibile diminuzione, pari a -9,0% rispetto all’anno 2020.

Analizzando più specificamente i KPI caratteristici del processo, si registra una diminuzione del 13,0% sull’indicatore del rapporto tra emissioni e gas vettoriato e del 10,3% per l’indicatore del rapporto tra emissioni e km di rete ispezionata.

La tempestiva attività di indagine, localizzazione e riparazione delle dispersioni, ha altresì prodotto un importante risultato in termini di risparmio delle emissioni fuggitive in atmosfera. Nel 2021, grazie all’effort operativo nell’eliminazione tempestiva delle dispersioni, le emissioni evitate costituiscono circa il 34% delle emissioni totali 54.

L’anno 2021 ha visto inoltre alcune importanti novità, grazie alle partnership con Picarro e con il Politecnico di Torino, i principali temi hanno riguardato:

  • l’utilizzo di un approccio innovativo, sviluppato in collaborazione con Picarro, nella valutazione dell’incertezza della misura (denominato modello 4 Bins), che sfrutta il teorema di Bayes e l’analisi statistica su campioni di dati;
  • l’avvio di una collaborazione con il Politecnico di Torino per la stima delle emissioni fuggitive non quantificabili con sistema CRDS. Grazie a tale progetto è stato possibile stimare (per ora tramite specifici fattori emissivi) per la prima volta le emissioni da permeazione, le emissioni operazionali, le emissioni dovute a manutenzione su gruppi di riduzione e le emissioni per sostituzioni misuratori. Tale progetto continuerà per tutto il 2022 con lo scopo anche di affinare le metodologie di calcolo e di stima. Per il 2021 le emissioni non quantificabili con Picarro per il Gruppo pesano circa l’1,4% (già conteggiate nella tabella riportata in precedenza);
  • l’avvio dello sviluppo, congiuntamente a Picarro, di un modello GIS di asset management utile per progettare una smart maintenance delle reti Italgas, in ottica di estensione, poi, a livello di Gruppo. A partire dal 2022 infatti, si implementeranno questi strumenti innovativi come base dello sviluppo del capex plan di maintenance rete, al fine di focalizzare gli interventi sulle reti più emissive.

La partnership con il Politecnico di Torino permetterà inoltre di sviluppare, nel corso del 2022, modelli di reporting mirati a raggiungere in tempi brevi i livelli 4-5 del framework OGMP 55 e di sondare l’applicabilità di altri strumenti e tecnologie per la riconciliazione delle misure in campo.

Di seguito si riporta la tabella relativa alle emissioni fuggitive e ad alcuni KPI di riferimento, i cui dati si riferiscono alle società consolidate dal Gruppo.

 U.m.20195620202021
Totale emissioni fuggitive di gas naturale106Sm37,48,57,7
Totale emissioni fuggitive in CO2e103tCO2128,0146,6133,4
Gas vettoriato106Sm38.001,08.477,08.886,6
Gas Leakage Rate (emissioni fuggitive di gas naturale / gas
vettoriato)
Sm3 / Sm30,092%0,100%0,087%
Consistenza rete 57km70.484,371.184,572.145,2
Emissioni fuggitive di gas naturale / consistenza reteSm3 / km104,9118,9106,7


54 Emissioni totali che si otterrebbero considerando il tempo di emissione massimo, ovvero un anno.
55 I livelli 4 e 5 prevedono che la stima delle emissioni fuggitive si basi su misure reali eseguite in campo a livello di sito/fonte.

56 I dati del 2019 relativi alle emissioni fuggitive sono stati calcolati riparametrando, per il solo periodo di consolidamento pari a 3 mesi, le emissioni fuggitive di Toscana Energia, calcolate sulla base della nuova metodologia (CRDS Picarro). Per maggiori dettagli sulla metodologia adottata si rimanda al sito italgas.it, nella sezione “Il nostro impegno” – “Efficienza energetica e ambiente”. Per il valore riportato nella Dichiarazione non finanziaria consolidata 2019 si rinvia al documento pubblicato sul sito del Gruppo all’indirizzo https://www.italgas.it/wp-content/uploads/sites/2/2021/06/Dichiarazione-Non-Finanziaria 2019.pdf.
57 Si segnala che i km di rete utilizzati per i KPI 2021 sono relativi alla consistenza ARERA dichiarata nell’anno 2020 (ovvero al 31/12/2020). Per la consistenza rete altri gas di Medea è stata considerata una consistenza media del 2021, data la variabilità dovuta alle molteplici conversioni delle reti a gas naturale avvenute nel corso dell’anno.

Emissioni Scope 2 U.m.201920202021
Location-based103tCO27,57,36,4
Market-based 58103tCO212,90,20,2

58 Il calcolo delle emissioni scope 2 market base prevede che la quota emissiva relativa alle fonti rinnovabili sia nulla e che sia utilizzato il fattore emissivo di tipo Residual mix per la quota parte non coperta da tali contratti.

Le emissioni indirette Scope 2 market-based sono sostanzialmente in linea con il 2020, a seguito dell’acquisto di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili certificate, come attestato dal sistema di gestione delle Garanzie d’Origine (GO).

Emissioni Scope 3U.m.201920202021
Supply chain103tCO2128,3148,7167,6
Energy103tCO25,74,04,1
Business Travel103tCO22,30,60,8
Total103tCO2136,3153,3172,5

Le emissioni di Scope 3 sono in leggero aumento rispetto al 2020, principalmente a seguito di un incremento della spesa delle attività esternalizzate di circa l’11% e dell’inclusione di Toscana Energia Green all’interno del perimetro considerato. Le emissioni di Scope 3 derivanti dalle attività esternalizzate sono state calcolate, in coerenza con quanto effettuato nella serie storica rendicontata, associando un fattore di conversione del valore di spesa in emissioni di CO2e per ciascuna classe merceologica.

Il Gruppo, che per completezza di informazione ha rendicontato con la medesima metodologia il valore relativo all’anno 2022, ha tuttavia intrapreso un percorso di revisione complessiva del modello di calcolo delle emissioni Scope 3 legate alla supply chain, tramite un progetto di ampio respiro che possa permettere il calcolo di fattori emissivi specifici per i fornitori aggiornabili con la frequenza che l’evoluzione della propria supply chain richiede.

Seguendo tale approccio, inoltre, il Gruppo intende raggiungere un importante obiettivo: conscio della rilevanza dell’inclusione della propria supply chain nella lotta al cambiamento climatico, Italgas intende sviluppare con essa un approccio improntato alla “Partnership for the goal” (SDG 17), promuovendo le migliori tecniche/tecnologie disponibili o, ove possibile, individuando nuove soluzioni con i propri fornitori. Sulla base di questo percorso, il Gruppo determinerà, nel Piano Strategico, uno specifico target di riduzione delle emissioni Scope 3.

CONSUMI ED EMISSIONI EVITATI PER IL GRUPPO

GRI 302-4 Reduction of energy
consumption
GRI 305-5 Reduction of GHG
emissions
20202021
TJtCO2 eqTJtCO2 eq
Conversione rete da GPL a gas naturale23,1217,046,3452,5
Conversione flotta auto1.250,01.390,0
Ristrutturazione della sede di Largo Regio Parco 11 e 9 a Torino 606,47382,05,5389,9
Sistemi di ottimizzazione del preriscaldo8,82500,030,91.735,1
Installazione contatori teleletti2,6192,02,6187,8
Fotovoltaico32,42.373,033,92.452,3
Acquisto energia elettrica da fonti rinnovabili certificate0,07.039,00,0
6.155,7
Sostituzione illuminazione con lampade LED0,536,9
Totale emissioni evitate73,411.953,0119,712.800,2

59 Il dato del 2020 fa riferimento alla sola sede di Largo Regio Parco 11.

Emissioni di terzi evitate per attività della esco seaside

Seaside è la Esco del Gruppo Italgas, che fra le attività svolte, propone e realizza interventi di efficienza energetica per i propri clienti, sia pubblici che privati, in ambito sia residenziale sia industriale.

Nello specifico, i contratti EPC – Energy Performance Contract – in essere, prevedono che i risparmi generati a seguito di interventi siano garantiti e opportunamente misurati.

In ambito pubblico, lo strumento utilizzato in prevalenza è quello del finanziamento tramite terzi previsto dal D.Lgs.

115/2008, spesso abbinato alla finanza di progetto, regolamentata dal Codice Appalti D.Lgs. 50/2016. Le proposte sono caratterizzate dalla assunzione del rischio, rispetto agli standard offerti, a completo carico del soggetto proponente e i contratti prevedono un meccanismo di riequilibrio economico a vantaggio dell’Amministrazione, nel caso non si riescano a garantire gli obiettivi minimi.

La remunerazione deriva, principalmente, dai livelli di risparmio conseguiti che devono essere in grado di generare flussi di cassa necessari a ripagare gli investimenti.

Gli EPC hanno ad oggetto, in misura preponderante, interventi

  • agli impianti di climatizzazione, generalmente alimentati a gas metano;
  • agli impianti di illuminazione pubblica, alimentazione con energia elettrica;
  • di realizzazione di impianti fotovoltaici, che vanno ad abbattere i prelievi di energia elettrica da rete.

Nel 2021, tali interventi hanno permesso di conseguire i seguenti risultati, calcolati a partire dai consumi storici:

Vettore energeticoU,.m.Saving 2021Saving 2021 (GJ)Saving 2021 (tCO2e)
Energia elettricaMWh8.746,031.485,62.148,9
Gas metanoSm3200.471,46.928,3397,5

Vettore energeticoU.m.Saving 2021Saving 2021 (tCO2e)
ProduzioneMWh2.311,8602,3
AutoconsumoMWh947,5

Produzione e smaltimento rifiuti

 Nel 2021 le principali società del Gruppo hanno sostituito l’uso del tradizionale Registro di Carico e Scarico cartaceo adottando un applicativo informatico di gestione rifiuti, che consente di velocizzarne e facilitarne la compilazione e di standardizzare la raccolta dei dati relativi alla produzione e lo smaltimento dei rifiuti.

Complessivamente per tutto il Gruppo, nel 2021 i rifiuti derivanti dalle attività produttive sono pari a circa 334,4 tonnellate (- 41,5% rispetto al 2020); il valore complessivo dei rifiuti inviati a recupero o smaltimento per l’anno 2021 ammonta a 352,8 tonnellate (- 44,0% rispetto al 2020), per il 96% non pericolosi, comprensivi di eventuali giacenze dal 2020. Tale tipologia di rifiuti è composta prevalentemente da contatori meccanici, oggetto della campagna di sostituzione massiva, in parte da materiale risultante dagli interventi di realizzazione e manutenzione rete e allacciamenti e dai fanghi delle fosse settiche di Toscana Energia e Medea.

Da un’approfondita analisi sul quantitativo e sulla tipologia dei rifiuti prodotti emerge che il trend delle attività è in forte diminuzione.

Esaminando e isolando i fenomeni eccezionali avvenuti nel biennio 2020-2021, si confermano i risultati ottenuti.

Attività eseguite sui siti di bonifiche nel 2021 

Nel corso del 2021 Italgas Reti ha portato avanti le attività ̀ di progettazione, messa in sicurezza, caratterizzazione, monitoraggio, bonifica e ripristino ambientale complessivamente su 31 siti (già̀ individuati nel 2020), sulla base della normativa ambientale nazionale per la bonifica dei siti inquinati, rappresentata dal D.Lgs. 152/06 “Norme in materia ambientale”, che ha superato il precedente riferimento legislativo costituito dal DM 471/99.

Per completezza di informazione, si specifica che in data 04/08/2021 l’area ex Italgas di Chiavari in viale Trieste è stata venduta a soggetto terzo, che è subentrato a Italgas come nuovo soggetto obbligato per gli adempimenti di legge in materia di bonifica di siti inquinati e di gestione rifiuti. Pertanto, al 31/12/2021 sono 30 le aree con iter ambientale attivo gestite da Italgas Reti.

Salvo casi particolari, i siti oggetto di bonifica sono le ex officine di produzione del gas inizialmente denominato “gas illuminante” nella seconda metà del XIX secolo, per poi diventare successivamente “gas di città” per l’uso cottura e riscaldamento.

In questi siti l’inquinamento, quando presente, è stato dovuto prevalentemente a dispersioni di catrame, sottoprodotto della distillazione del carbon fossile per produrre il gas di città.

I siti in cui è attivo un procedimento ambientale ai sensi del D.Lgs. 152/06 Parte Quarta Titolo V “Bonifica di siti contaminati” sono distribuiti su tutto il territorio nazionale e risultano così localizzati geograficamente:

  • 6 in Piemonte;
  • 8 in Liguria;
  • 8 in Veneto;
  • 1 in Toscana;
  • 3 nel Lazio;
  • 2 in Campania;
  • 1 in Molise;
  • 1 in Calabria.

Dal punto di vista amministrativo, il solo sito di Napoli v. Brin ricade nelle competenze del Ministero della Transizione Ecologica (MITE) essendo compreso all’interno del perimetro del Sito di Interesse Nazionale (SIN) di “Napoli Orientale”, mentre i restanti siti rientrano nelle competenze di Regioni o Comuni.

In base allo “stato delle attività” è possibile raggruppare i 30 siti in cinque cluster:

  • 5 hanno cantieri attivi e impianti di emungimento delle acque di falda in esercizio
    Venezia Mestre v. Altobello – Venezia Santa Marta – Cairo Montenotte Parco 3 – Lucca – Napoli v. Brin;
  • 1 ha cantiere attivo Cuneo;
  • 6 hanno impianti di messa in sicurezza o bonifica della falda attivi
    Torino C.so Regina Margherita Area Università – Civitavecchia – Venezia Isola di Murano – Venezia San Francesco Area ITGR – Castellammare di Stabia – Ventimiglia;
  • 6 hanno cantiere operativo concluso e/o monitoraggi attivi
    Bassano del Grappa – Legnago – Sanremo – Torino v. Trofarello – Torino C.so Regina Margherita Area ITGR (recupero gasometri 2 e 3) – Venezia San Francesco Area ex Veritas;
  • 12 sono in progettazione o prossimi all’avvio delle attività operative
    Cairo Montenotte Parchi 1 e 2 – Cairo Montenotte Terreni C.so Stalingrado – Campobasso – Catanzaro – Chiavari Loc. Caperana – Ciampino – Este – Rapallo – Roma – Savona – Torino Basse di Stura – Torino C.so Unione Sovietica.

Acque industriali

Durante il 2018, con aggiornamento nel 2020, Italgas ha svolto un’analisi ambientale che ha evidenziato che l’utilizzo delle risorse idriche non è un aspetto ambientale significativo poiché legato esclusivamente all’utilizzo per usi igienico-sanitari o antincendio. Il processo produttivo di Italgas, infatti, non prevede l’utilizzo di acqua per usi industriali, a eccezione dei quantitativi impiegati per il rabbocco degli impianti di preriscaldo del gas, inseriti all’interno delle cabine di riduzione della pressione del gas prelevato dal sistema di gasdotti ad alta pressione, senza la presenza di scarichi industriali. Con specifico riferimento alla gestione delle reti di distribuzione di Medea, inoltre, l’acqua utilizzata viene riscaldata per vaporizzare il GPL in fase liquida in uscita dai serbatoi. Tale acqua, immessa anche nell’impianto antincendio, viene prelevata dall’acquedotto o dalla falda attraverso pozzi. Presso l’impianto di Sassari l’acqua di dilavamento viene scaricata al suolo, previo trattamento, in ottemperanza all’autorizzazione.

Per l’anno 2021, infine, nell’ambito delle attività di bonifica, sono stati prelevati circa 247.240 metri cubi di acqua dalla falda contaminata; gli stessi vengono trattati per riportare le concentrazioni di inquinanti ai limiti consentiti per lo scarico in pubblica fognatura, in ottemperanza alle autorizzazioni e normative vigenti.

Acque per uso civile

 Le analisi ambientali delle società del Gruppo, redatte secondo la norma UNI EN ISO 14001, ha evidenziato che l’utilizzo delle risorse idriche non è un aspetto ambientale significativo.

Tuttavia, la salvaguardia delle risorse e l’utilizzo razionale delle stesse è previsto dalla Politica HSEQ e per tale motivo il Gruppo si impegna a ridurre i consumi idrici limitati. Il prelievo di acqua dolce da acquedotto, utilizzata per gli usi igienico-sanitari degli spogliatoi e degli uffici e per gli impianti antincendio è risultato pari a 76.025 metri cubi (-23,6%): la riduzione è principalmente ascrivibile alla chiusura degli spogliatoi (e delle docce) presso le sedi operative e al maggior ricorso allo smart working. Per quanto riguarda gli scarichi idrici di tipo civile, la maggior parte delle acque reflue è convogliata, data la loro natura, alle reti fognarie senza alcun trattamento.

Una realtà diversa è quella di Italgas Acqua, società del Gruppo che gestisce in concessione l’attività di distribuzione dell’acqua in cinque comuni campani. Per questa società, gestire i consumi idrici significa prelevare l’acqua, renderla potabile e distribuirla al cittadino, garantendo gli standard di qualità e la continuità e regolarità del servizio.