Italgas adotta un approccio responsabile e trasparente per garantire la compatibilità tra le proprie infrastrutture e il territorio, per gestire in modo efficiente le risorse energetiche e naturali e contenere l’impatto ambientale derivante dalle proprie attività e per tutelare la salute e la sicurezza dei propri dipendenti e del personale degli appaltatori coinvolti nelle attività operative.
Una costante attività di ricerca e innovazione tecnologica consente di sviluppare e adottare le migliori soluzioni per interagire con l’ambiente nel modo meno intrusivo e più sostenibile possibile. Con questo quadro di riferimento, Italgas promuove azioni e progetti finalizzati alla riduzione degli impatti ambientali riconducibili ai propri processi di business, al miglioramento delle condizioni di sicurezza degli impianti, nonché al recupero ambientale dei siti interessati dalle pregresse attività industriali di produzione del gas manifatturato.
Inoltre, l’analisi mensile dell’efficacia delle iniziative messe in campo a tale scopo dalle società del Gruppo, congiuntamente al monitoraggio dei principali indicatori afferenti alle tematiche ambientali, permette a Italgas una costante verifica dei propri progressi.
Ogni attività di Italgas viene svolta con grande attenzione all’ambiente, alle risorse naturali e all’incolumità pubblica e delle persone, considerandoli tutti fattori cardine dello sviluppo sostenibile sia dell’impresa che del territorio. Il modello di governance della salute, della sicurezza, dell’ambiente, della qualità e dell’energia attuato da Italgas ha subito negli ultimi anni una continua evoluzione per adeguarsi ai cambiamenti dei contesti normativi e di mercato in cui opera.
L’impegno su tali temi è manifestato dall’adozione della Politica di Salute, Sicurezza, Ambiente, Qualità ed Energetica (HSEQE) del Gruppo Italgas, sviluppata sulla base delle policy aziendali e in coerenza con il Codice Etico volta a valorizzare e tutelare le risorse naturali, valori fondamentali per la società. Tale Politica sottolinea l’impegno della società a considerare il proprio Sistema di Gestione Integrato come uno dei principali stimoli per il coinvolgimento del personale e per il miglioramento dei processi, fondando le proprie scelte operative sui principi di correttezza, professionalità e conformità, per assicurare un’erogazione del servizio secondo i migliori standard qualitativi con il fine di soddisfare le aspettative del Cliente.
Di seguito alcuni degli impegni su cui si basa la Politica:
In coerenza con i Modelli di Gestione del Gruppo, la società applica un sistema normativo che ha l’obiettivo di garantire la sicurezza e la salute delle persone (dipendenti, clienti finali, appaltatori, ecc.), di prevenire gli infortuni, di assicurare la sa
La fonte energetica maggiormente utilizzata nelle attività del Gruppo è il gas naturale, sia negli usi civili e industriali, sia per l’autotrazione. Italgas da anni monitora i propri consumi con l’obiettivo di ridurre nel tempo il proprio impatto ambientale secondo un processo di miglioramento continuo e in linea con gli obiettivi identificati nel proprio Piano Strategico 2021-2027.
Nel 2021 il consumo di energia è risultato pari a 597,2 TJ. Il dato dimostra un leggero aumento rispetto al 2020 (+ 5,1 TJ, corrispondente ad un +0,9%).
Consumi netti di energia | U.m. | 2019 | 2020 | 2021 | Var. % 2020-2021 |
Energia da combustibile a uso industriale | TJ | 322,3 | 322,5 | 319,3 | -1,0% |
Energia da combustibile a uso civile | TJ | 45,4 | 45,5 | 46,7 | 2,6% |
Energia da combustibile da autotrazione | TJ | 122,0 | 123,0 | 137,2 | 11,5% |
Energia elettrica netta per uso industriale | TJ | 55,4 | 56,8 | 56,6 | -0,4% |
Energia elettrica netta per uso civile | TJ | 44,7 | 44,0 | 37,1 | -15,7% |
Energia termica a uso civile | TJ | – | 0,3 | 0,3 | 0,0% |
Totale | TJ | 589,8 | 592,1 | 597,2 | 0,9% |
Nel corso del 2021 il consumo di energia da combustibile a uso industriale ha registrato una diminuzione di 3,2TJ, passando da 322,5TJ a 319,3TJ (-1,0% rispetto al 2020).
Grazie alle iniziative di efficientamento implementate, si è rilevata infatti una diminuzione dei consumi industriali di gas naturale per il processo di preriscaldo: nel corso dell’anno, in Italgas Reti, sono stati infatti installati 129 sistemi di ottimizzazione, mentre Toscana Energia ha ultimato le installazioni degli analoghi sistemi di ottimizzazione avviate negli anni precedenti. Tali interventi, sommati a iniziative di carattere gestionale e manutentivo, hanno contribuito:
Considerando anche gli interventi degli anni passati, gli Impianti di Prelievo Riduzione e Misura (IPRM) di Italgas Reti dotati di preriscaldo che utilizzano sistemi di ottimizzazione dei consumi risultano essere in totale pari a 228 a fine 2021. Nel 2022 continuerà la campagna di installazione negli altri IPRM.
Nell’ottica di includere nuove tecnologie per una maggiore efficacia nell’ottimizzazione del processo di preriscaldo, presso un IPRM si è sperimentata una batteria termica a PCM (Phase Change Materials) che consente di trasformare parte dell’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico in energia termica, grazie a delle resistenze, immagazzinando tale energia e quella termica prodotta dall’impianto solare termico e di utilizzarla nei momenti della giornata in cui il calore richiesto per il preriscaldo del gas è maggiore.
Anche il consumo di GPL, interamente riconducibile a Medea, si è leggermente ridotto nell’anno dello 0,1% a fronte però di un significativo incremento del gas immesso in rete. Il consumo specifico50 è migliorato del 3,5% passando da 18,23, nel 2020 a 17,59: l’aumento del gas immesso in rete, infatti, ha permesso di operare in condizioni di maggior efficienza, smorzando l’alta variabilità del consumo specifico presente nel periodo estivo e riducendola significativamente.
48 Il calcolo considera il confronto con consumo che si sarebbe ottenuto in assenza di ottimizzazione (con riferimento alla formula utilizzata per la rendicontazione dei risparmi all’Enea ai sensi dell’Art. 7 Comma 8 del D.Lgs. 102/2014)
49 Consumo specifico, ossia i consumi di gas naturale per preriscaldo ogni 1.000 Sm3 di gas immesso in rete, espressi in Sm3 preriscaldo/103 Sm3 gas immesso in rete.
50 Consumo specifico, ossia i consumi di GPL ogni 1.000sm3 di GPL immesso in rete, espressi in Sm3/103Sm3 GPL immesso in rete.
Il Gruppo Italgas persegue gli obiettivi di sostenibilità anche attraverso il costante rinnovamento del proprio patrimonio immobiliare, la gestione e il monitoraggio continuo dei consumi, l’introduzione di tecnologie digitali finalizzate a migliorare la capacità di individuare possibili anomalie, malfunzionamenti e opportunità di automazione dei processi di gestione con l’obiettivo di ridurre i tempi di intervento sui sistemi per la loro regolazione.
In particolare, il Gruppo utilizza circa 140 sedi distribuite sul territorio nazionale al servizio di tutte le attività aziendali, di cui la maggior parte (circa l’85% del totale) ha dimensioni medie (al di sotto di 1.000 mq) e medio-piccole ed è tipicamente destinata alle Unità Tecniche in cui opera il personale operativo.
Le sedi più grandi (superfici maggiori di 3.000 mq) sono concentrate a Torino (con il complesso immobiliare di Largo Regio Parco, Via Foggia e Corso Regina Margherita), Roma (con la sede di Via Guicciardi), Venezia (via Forte Marghera), Napoli (Via Ferraris e Via Brin), Firenze (Piazza Mattei) e Asti (Via Venezia).
La strategia immobiliare del Gruppo è pertanto caratterizzata dai seguenti principi cardine:
L’andamento dei consumi civili si attesta in linea con il precedente esercizio (+1,2 TJ rispetto al 2020, ovvero +2,6%), grazie ad una più attenta gestione delle sedi in un anno caratterizzato dalla presenza intermittente del personale a causa della perdurante pandemia. È importante sottolineare come il consumo di gas metano per gli usi civili sia sostanzialmente allineato con il 2020, nonostante l’incremento delle superfici disponibili e nonostante il funzionamento contestuale, per quanto limitato nel tempo, degli edifici poi dismessi: nel corso del 2021 è, infatti, entrato a pieno regime l’edificio di Largo Regio Parco 9 a Torino. In continuità con quanto già effettuato per l’edificio attiguo, in Largo Regio Parco 11, l’edificio è stato realizzato secondo i criteri previsti dal sistema statunitense di classificazione dell’efficienza energetica e dell’impronta ecologica degli edifici (LEED), sviluppato dallo U.S. Green Building Council, il quale fornisce l’insieme di standard di misura per valutare le costruzioni sostenibili dal punto di vista ambientale (Largo Regio Parco 11 ha ottenuto la certificazione GOLD, mentre la certificazione per Largo Regio Parco 9, stabile connotato da prestazioni simili, è in via di ottenimento). L’edificio è stato messo in servizio a fine giugno 2021, sostituendosi alle sedi di Via Foggia e Via Parma, le quali si posizionavano fra quelle più energivore dell’intero parco immobiliare. Il 2021 ha visto inoltre la piena disponibilità delle nuove sedi di Monte Mario e di via Ostiense 131L che sono andati a sostituire, dalla fine del 2020, la storica sede di via Del Commercio 9/11. In prossimità della fine d’anno è stata parzialmente chiusa la sede in Corso Regina Margherita la quale sarà oggetto di un importante progetto di riqualificazione nel corso del 2022 e 2023 che la vedrà diventare il cuore operativo della regione Piemonte.
In questo contesto, in ottica di ancora maggiore efficienza, infine, è stata avviata un’ampia gamma di progetti per il monitoraggio dei consumi e delle temperature delle sedi.
L’anno 2021 è stato, quindi, caratterizzato da un processo di rinnovamento e di ottimizzazione degli spazi occupati e al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici al fine di conseguire una significativa riduzione dei consumi.
Il processo di rinnovamento del parco immobiliare proseguirà anche nel corso del 2022 con l’avvio di nuovi importanti cantieri che vedranno coinvolte alcune delle principali sedi operative del territorio al fine di migliorare le condizioni di lavoro del personale mettendo a disposizione ambienti di lavoro allo stato dell’arte, maggiormente funzionali e gradevoli, oltre a poter consentire un ulteriore ottimizzazione dei consumi per uso civile.
Motivata dal costante impegno a garantire elevati livelli di performance e qualità del servizio di distribuzione, Italgas ha implementato nel corso del 2019 e 2020 un importante progetto di rinnovamento dell’intera flotta automezzi sul territorio nazionale. Il progetto è stato impostato sulla base dei seguenti driver strategici:
Elemento cardine del progetto di trasformazione del parco automezzi è stato il passaggio dalla proprietà della flotta (principalmente caratterizzata da motorizzazioni a gasolio) verso l’approvvigionamento di un servizio di noleggio a lungo termine delle autovetture (basato su vetture Bifuel a metano).
U.m. | 2019 | 2020 | 2021 | |
Gasolio | ML di km | 6,1 | 4,5 | 4,9 |
Benzina | ML di km | 11,5 | 7,1 | 6,1 |
Metano | ML di km | 21,7 | 26,2 | 31,8 |
Totale | ML di km | 39,3 | 37,8 | 42,8 |
I risultati di tale trasformazione risultano evidenti: sebbene i consumi di energia da combustibile da autotrazione abbiano registrato un incremento di 14,2TJ (+11,5% rispetto al 2020), nel corso del 2021 sono stati percorsi, complessivamente, il 13,1% di chilometri in più rispetto all’esercizio precedente, pari a circa 42,8 milioni di chilometri, di cui oltre 35 milioni sono afferenti a veicoli operativi. Tale tipologia di veicoli è caratterizzata dalla presenza pressoché totale di sistemi di alimentazione bifuel (metano-benzina), in grado di determinare un significativo abbattimento delle emissioni di CO2 e di PM in atmosfera rispetto all’impiego di motorizzazioni esclusivamente benzina o gasolio.
Nonostante l’incremento delle percorrenze e delle attività sul territorio, i consumi di benzina hanno registrato un decremento: questo risultato è stato ottenuto migliorando ulteriormente la percentuale di utilizzo dei mezzi bifuel, che è passato dall’86% dei km percorsi a metano nel 2020 al 92% 2021.
Questo significativo miglioramento registrato testimonia l’impegno del Gruppo Italgas verso la riduzione delle emissioni e il comportamento virtuoso dei propri dipendenti alla guida della flotta aziendale.
Nel corso dell’anno sono state perseguite linee d’azione volte principalmente alla riduzione delle emissioni e l’efficientamento del parco auto. Tra queste si menzionano in particolare:
La sostenibilità sarà al centro della gestione auto anche per il 2022 attraverso nuove iniziative ancora più sfidanti come, ad esempio, l’introduzione di veicoli ad alimentazione ibrida (Elettrica-Benzina) sia tra le auto ad uso promiscuo sia tra i veicoli operativi e la conseguente installazione di colonnine di ricarica presso le sedi aziendali.
I consumi di energia elettrica netta per uso industriale sono in calo dello 0,4% rispetto al precedente esercizio, nonostante siano stati attivati diversi nuovi Point Of Delivery (POD) nel corso del 2021 ai fini della installazione dei Gruppi di Riduzione Finali Digitalizzati (GRFD), che hanno determinato un consumo aggiuntivo pari a 132 MWh.
Il risultato di cui sopra è stato ottenuto anche grazie al la conclusione, nel corso del 2021, della sostituzione di tutte le lampade tradizionali con lampade a LED sia nelle aree esterne sia nelle aree interne di tutti gli IPRM, Impianti di Riduzione Intermedia (IRI) e Gruppi di Riduzione Finale (GRF) dotati di illuminazione che ha generato un saving indicativamente pari a 150 MWh, equivalenti ad un risparmio di 36.9 t CO2 e.
È proseguita l’installazione sperimentale presso diversi:
Inoltre, sono state effettuati diversi interventi di sostituzione dei circolatori all’interno delle centrali termiche per il preriscaldo, con l’installazione di pompe a inverter. Gli interventi massivi sono previsti nei prossimi anni.
Anche il consumo di energia elettrica di Italgas Acqua, che rappresenta la totalità dei consumi industriali della società, si è ridotto grazie a interventi di regolazione delle pressioni in uscita degli impianti di rilancio, che hanno permesso di ottenere un primo risultato in termini di risparmio energetico.
Nel corso del 2021 sono stati inoltre avviati diversi interventi sperimentali, fra cui installazione filtri passivi, motori brushless e telecontrollo impianti, che permetteranno di conseguire risultati significativi a partire sin dal 2022.
I consumi di energia elettrica per uso civile hanno visto una diminuzione del 15,7% rispetto al 2020. Il forte decremento registrato, è riconducibile all’efficientamento dell’utilizzo delle sedi del Gruppo, anche a fronte della riorganizzazione della gestione in risposta alla pandemia. Inoltre, nel corso del 2021 sono state consolidate alcune regole organizzative che hanno consentito, oltre ad un maggior ricorso allo smart working, la cosiddetta “partenza da casa” per operai e tecnici con la conseguente chiusura degli spogliatoi presso le sedi operative: ciò ha contribuito ulteriormente al contenimento dei consumi soprattutto di natura elettrica.
Le ristrutturazioni di diverse importanti sedi aziendali già in corso o previste entro il 2027 forniranno, inoltre, un ulteriore contributo alla riduzione della domanda di energia elettrica e, conseguentemente, delle relative emissioni.
Oltre ai consumi derivanti da energia elettrica acquistata, il Gruppo produce energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili tramite 19 impianti fotovoltaici. Una parte dell’energia prodotta viene auto-consumata, mentre la restante parte di energia è immessa in rete.
Di seguito si riportano la tabella di riepilogo dei consumi di energia elettrica derivante dagli impianti fotovoltaici insieme a quella relativa alle emissioni evitate grazie all’utilizzo degli stessi per la produzione di energia elettrica al posto dell’acquisto della stessa sul mercato.
Fotovoltaico51 | 2019 | 2020 | 2021 | Var% 2020- 2021 | |||
kWh | TJ | kWh | TJ | kWh | TJ | ||
Ritiro dedicato da GSE | 1.333.801 | 4,80 | 8.876.626 | 31,96 | 9.284.818 | 33,43 | 4,6 |
Autoconsumo | 45.426 | 0,16 | 136.893 | 0,49 | 135.598 | 0,49 | -0,9 |
Produzione | 1.379.227 | 4,97 | 9.013.519 | 32,45 | 9.420.416 | 33,91 | 4,5 |
Emissioni evitate52 | U.m. | 2019 | 2020 | 2021 | Var% 2020-2021 |
Emissioni evitate per energia autoprodotta e ceduta al GSE | t CO2e | 370,2 | 2.337,8 | 2.419,0 | 3,5 |
Emissioni evitate per energia autoprodotta e consumata in sito | t CO2e | 12,2 | 35,4 | 33,3 | -5,8 |
Totale emissioni evitate per fotovoltaico | t CO2e | 382,4 | 2.373,2 | 2.452,3 | 3,3 |
51 Si segnala che i dati relativi al 2019 tengono conto di Toscana Energia solo per i tre mesi di consolidamento. I dati del 2020, invece, includono anche Toscana Energia per 12 mesi.
52 Si segnala che i dati relativi al 2019 tengono conto di Toscana Energia solo per i tre mesi di consolidamento. I dati del 2020, invece, includono anche Toscana Energia per 12 mesi. Si precisa, inoltre, che per il calcolo delle emissioni evitate si è utilizzato il fattore emissivo rappresentativo del mix energetico nazionale dell’anno di riferimento, in particolare per il 2020 è stata utilizzata la stima preliminare del fattore di emissione per il consumo di energia elettrica in Italia fornito dall’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale.
In totale coerenza con quanto effettuato relativamente ai consumi, Italgas da anni monitora anche le proprie emissioni di gas a effetto serra, con l’obiettivo di ridurre la propria carbon footprint secondo un processo di miglioramento continuo e in linea con gli obiettivi identificati nel proprio Piano Strategico 2021-2027.
Le emissioni rendicontate da Italgas sono le seguenti:
Il principale apporto alle emissioni di gas a effetto serra del Gruppo Italgas deriva dalle emissioni fuggitive di gas naturale dalle reti di distribuzione, dai processi per il preriscaldo del gas vettoriato negli impianti di decompressione e dall’utilizzo delle auto della flotta aziendale.
Scope 1 e Scope 2 53 | U.m. | 2019 | 2020 | 2021 | Var% 2020-2021 |
Emissioni fuggitive di gas | 103 t CO2e | 128,0 | 146,6 | 133,4 | -9,0% |
Emissioni da consumi di gas per uso industriale | 103 t CO2e | 18,1 | 18,2 | 18,1 | -0,5% |
Emissioni da consumi di gas per uso civile | 103 t CO2e | 2,5 | 2,6 | 2,6 | 0% |
Emissioni da consumi da combustibile da autotrazione | 103 t CO2e | 7,6 | 5,7 | 6,4 | 12,3% |
Emissioni da energia termica per uso civile | 103 t CO2e | – | 0,0 | 0,0 | 0,0% |
Emissioni da consumi di energia elettrica per uso industriale | 103 t CO2e | 7,5 | 0,2 | 0,0 | 0,0% |
Emissioni da consumi di energia elettrica per uso civile | 103 t CO2e | – | – | 0,2 | – |
Totale | 103 t CO2e | 163,7 | 173,3 | 160,7 | -7,3% |
53 2019: Scope II location-based; 2020 e 2021: Scope II market-based
Il 2021 ha registrato un calo delle emissioni totali Scope 1 e Scope 2 pari al 7,3% in meno rispetto al precedente esercizio. Le componenti principali che hanno concorso a tale decremento sono le emissioni fuggitive e le emissioni da consumi di gas per uso industriale, che sommate valgono oltre al 94% delle emissioni totali Scope 1 e Scope 2.
È importante sottolineare come tale riduzione risulti ancor più rilevante a fronte di un aumento delle operazioni del Gruppo, in termini di aumento di estensione di rete (+ 1,9% rispetto al 2020) e di gas vettoriato (+ 4,8%).
Le emissioni di gas per uso civile e industriale sono in linea con l’andamento dei consumi descritto, mentre quelle da consumi di energia elettrica diminuiscono a seguito dalla riduzione del consumo e dall’approvvigionamento quasi totale di energia elettrica da fonti rinnovabili certificate (attestato dal sistema di gestione di garanzia di origine).
Infine, le emissioni da consumi da combustibile per autotrazione si attestano a +12,3%, in linea con l’incremento dei chilometri percorsi rispetto al 2020, anno particolarmente caratterizzato dai periodi di lockdown in virtù della pandemia.
Il miglioramento significativo del valore complessivo delle emissioni è in massima parte da attribuire al completamento, nel corso del 2021 del progetto di ammodernamento della flotta che, nel corso dell’anno passato, ha interessato anche la società Toscana Energia.
Un ulteriore parametro significativo è rappresentato anche dal valore delle emissioni di NOx e Particolato, espresse in grammi per chilometro percorso dalla flotta. Nel 2021 tali valori si attestano a 0,081 gNOx/km (valore uguale al 2020) e 0,0003 gPart/km, equivalente ad una riduzione del 18,3% rispetto al 2020. Il risparmio ottenuto nel 2021, qualora a parità di chilometri percorsi fosse stata impiegata una flotta di veicoli operativi non bifuel e non di recente immatricolazione, è quantificabile in un range compreso tra il 50 e il 55% di ossidi di azoto e del 1500% di particolato; il risparmio in termini di CO2e si attesta invece a 1,39 migliaia di tonnellate. Questi indicatori rappresentano ulteriormente la capacità di riduzione del livello di emissioni indotto dal progetto di trasformazione della flotta.
Le emissioni fuggitive del gruppo Italgas registrano per l’anno 2021 una sensibile diminuzione, pari a -9,0% rispetto all’anno 2020.
Analizzando più specificamente i KPI caratteristici del processo, si registra una diminuzione del 13,0% sull’indicatore del rapporto tra emissioni e gas vettoriato e del 10,3% per l’indicatore del rapporto tra emissioni e km di rete ispezionata.
La tempestiva attività di indagine, localizzazione e riparazione delle dispersioni, ha altresì prodotto un importante risultato in termini di risparmio delle emissioni fuggitive in atmosfera. Nel 2021, grazie all’effort operativo nell’eliminazione tempestiva delle dispersioni, le emissioni evitate costituiscono circa il 34% delle emissioni totali 54.
L’anno 2021 ha visto inoltre alcune importanti novità, grazie alle partnership con Picarro e con il Politecnico di Torino, i principali temi hanno riguardato:
La partnership con il Politecnico di Torino permetterà inoltre di sviluppare, nel corso del 2022, modelli di reporting mirati a raggiungere in tempi brevi i livelli 4-5 del framework OGMP 55 e di sondare l’applicabilità di altri strumenti e tecnologie per la riconciliazione delle misure in campo.
Di seguito si riporta la tabella relativa alle emissioni fuggitive e ad alcuni KPI di riferimento, i cui dati si riferiscono alle società consolidate dal Gruppo.
U.m. | 201956 | 2020 | 2021 | |
Totale emissioni fuggitive di gas naturale | 106Sm3 | 7,4 | 8,5 | 7,7 |
Totale emissioni fuggitive in CO2e | 103tCO2 | 128,0 | 146,6 | 133,4 |
Gas vettoriato | 106Sm3 | 8.001,0 | 8.477,0 | 8.886,6 |
Gas Leakage Rate (emissioni fuggitive di gas naturale / gas vettoriato) | Sm3 / Sm3 | 0,092% | 0,100% | 0,087% |
Consistenza rete 57 | km | 70.484,3 | 71.184,5 | 72.145,2 |
Emissioni fuggitive di gas naturale / consistenza rete | Sm3 / km | 104,9 | 118,9 | 106,7 |
54 Emissioni totali che si otterrebbero considerando il tempo di emissione massimo, ovvero un anno.
55 I livelli 4 e 5 prevedono che la stima delle emissioni fuggitive si basi su misure reali eseguite in campo a livello di sito/fonte.
56 I dati del 2019 relativi alle emissioni fuggitive sono stati calcolati riparametrando, per il solo periodo di consolidamento pari a 3 mesi, le emissioni fuggitive di Toscana Energia, calcolate sulla base della nuova metodologia (CRDS Picarro). Per maggiori dettagli sulla metodologia adottata si rimanda al sito italgas.it, nella sezione “Il nostro impegno” – “Efficienza energetica e ambiente”. Per il valore riportato nella Dichiarazione non finanziaria consolidata 2019 si rinvia al documento pubblicato sul sito del Gruppo all’indirizzo https://www.italgas.it/wp-content/uploads/sites/2/2021/06/Dichiarazione-Non-Finanziaria 2019.pdf.
57 Si segnala che i km di rete utilizzati per i KPI 2021 sono relativi alla consistenza ARERA dichiarata nell’anno 2020 (ovvero al 31/12/2020). Per la consistenza rete altri gas di Medea è stata considerata una consistenza media del 2021, data la variabilità dovuta alle molteplici conversioni delle reti a gas naturale avvenute nel corso dell’anno.
Emissioni Scope 2 | U.m. | 2019 | 2020 | 2021 |
Location-based | 103tCO2 | 7,5 | 7,3 | 6,4 |
Market-based 58 | 103tCO2 | 12,9 | 0,2 | 0,2 |
58 Il calcolo delle emissioni scope 2 market base prevede che la quota emissiva relativa alle fonti rinnovabili sia nulla e che sia utilizzato il fattore emissivo di tipo Residual mix per la quota parte non coperta da tali contratti.
Le emissioni indirette Scope 2 market-based sono sostanzialmente in linea con il 2020, a seguito dell’acquisto di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili certificate, come attestato dal sistema di gestione delle Garanzie d’Origine (GO).
Emissioni Scope 3 | U.m. | 2019 | 2020 | 2021 |
Supply chain | 103tCO2 | 128,3 | 148,7 | 167,6 |
Energy | 103tCO2 | 5,7 | 4,0 | 4,1 |
Business Travel | 103tCO2 | 2,3 | 0,6 | 0,8 |
Total | 103tCO2 | 136,3 | 153,3 | 172,5 |
Le emissioni di Scope 3 sono in leggero aumento rispetto al 2020, principalmente a seguito di un incremento della spesa delle attività esternalizzate di circa l’11% e dell’inclusione di Toscana Energia Green all’interno del perimetro considerato. Le emissioni di Scope 3 derivanti dalle attività esternalizzate sono state calcolate, in coerenza con quanto effettuato nella serie storica rendicontata, associando un fattore di conversione del valore di spesa in emissioni di CO2e per ciascuna classe merceologica.
Il Gruppo, che per completezza di informazione ha rendicontato con la medesima metodologia il valore relativo all’anno 2022, ha tuttavia intrapreso un percorso di revisione complessiva del modello di calcolo delle emissioni Scope 3 legate alla supply chain, tramite un progetto di ampio respiro che possa permettere il calcolo di fattori emissivi specifici per i fornitori aggiornabili con la frequenza che l’evoluzione della propria supply chain richiede.
Seguendo tale approccio, inoltre, il Gruppo intende raggiungere un importante obiettivo: conscio della rilevanza dell’inclusione della propria supply chain nella lotta al cambiamento climatico, Italgas intende sviluppare con essa un approccio improntato alla “Partnership for the goal” (SDG 17), promuovendo le migliori tecniche/tecnologie disponibili o, ove possibile, individuando nuove soluzioni con i propri fornitori. Sulla base di questo percorso, il Gruppo determinerà, nel Piano Strategico, uno specifico target di riduzione delle emissioni Scope 3.
GRI 302-4 Reduction of energy consumption GRI 305-5 Reduction of GHG emissions | 2020 | 2021 | ||
TJ | tCO2 eq | TJ | tCO2 eq | |
Conversione rete da GPL a gas naturale | 23,1 | 217,0 | 46,3 | 452,5 |
Conversione flotta auto | – | 1.250,0 | – | 1.390,0 |
Ristrutturazione della sede di Largo Regio Parco 11 e 9 a Torino 60 | 6,47 | 382,0 | 5,5 | 389,9 |
Sistemi di ottimizzazione del preriscaldo | 8,82 | 500,0 | 30,9 | 1.735,1 |
Installazione contatori teleletti | 2,6 | 192,0 | 2,6 | 187,8 |
Fotovoltaico | 32,4 | 2.373,0 | 33,9 | 2.452,3 |
Acquisto energia elettrica da fonti rinnovabili certificate | 0,0 | 7.039,0 | 0,0 | 6.155,7 |
Sostituzione illuminazione con lampade LED | – | – | 0,5 | 36,9 |
Totale emissioni evitate | 73,4 | 11.953,0 | 119,7 | 12.800,2 |
59 Il dato del 2020 fa riferimento alla sola sede di Largo Regio Parco 11.
Seaside è la Esco del Gruppo Italgas, che fra le attività svolte, propone e realizza interventi di efficienza energetica per i propri clienti, sia pubblici che privati, in ambito sia residenziale sia industriale.
Nello specifico, i contratti EPC – Energy Performance Contract – in essere, prevedono che i risparmi generati a seguito di interventi siano garantiti e opportunamente misurati.
In ambito pubblico, lo strumento utilizzato in prevalenza è quello del finanziamento tramite terzi previsto dal D.Lgs.
115/2008, spesso abbinato alla finanza di progetto, regolamentata dal Codice Appalti D.Lgs. 50/2016. Le proposte sono caratterizzate dalla assunzione del rischio, rispetto agli standard offerti, a completo carico del soggetto proponente e i contratti prevedono un meccanismo di riequilibrio economico a vantaggio dell’Amministrazione, nel caso non si riescano a garantire gli obiettivi minimi.
La remunerazione deriva, principalmente, dai livelli di risparmio conseguiti che devono essere in grado di generare flussi di cassa necessari a ripagare gli investimenti.
Gli EPC hanno ad oggetto, in misura preponderante, interventi
Nel 2021, tali interventi hanno permesso di conseguire i seguenti risultati, calcolati a partire dai consumi storici:
Vettore energetico | U,.m. | Saving 2021 | Saving 2021 (GJ) | Saving 2021 (tCO2e) |
Energia elettrica | MWh | 8.746,0 | 31.485,6 | 2.148,9 |
Gas metano | Sm3 | 200.471,4 | 6.928,3 | 397,5 |
Vettore energetico | U.m. | Saving 2021 | Saving 2021 (tCO2e) |
Produzione | MWh | 2.311,8 | 602,3 |
Autoconsumo | MWh | 947,5 | – |
Nel 2021 le principali società del Gruppo hanno sostituito l’uso del tradizionale Registro di Carico e Scarico cartaceo adottando un applicativo informatico di gestione rifiuti, che consente di velocizzarne e facilitarne la compilazione e di standardizzare la raccolta dei dati relativi alla produzione e lo smaltimento dei rifiuti.
Complessivamente per tutto il Gruppo, nel 2021 i rifiuti derivanti dalle attività produttive sono pari a circa 334,4 tonnellate (- 41,5% rispetto al 2020); il valore complessivo dei rifiuti inviati a recupero o smaltimento per l’anno 2021 ammonta a 352,8 tonnellate (- 44,0% rispetto al 2020), per il 96% non pericolosi, comprensivi di eventuali giacenze dal 2020. Tale tipologia di rifiuti è composta prevalentemente da contatori meccanici, oggetto della campagna di sostituzione massiva, in parte da materiale risultante dagli interventi di realizzazione e manutenzione rete e allacciamenti e dai fanghi delle fosse settiche di Toscana Energia e Medea.
Da un’approfondita analisi sul quantitativo e sulla tipologia dei rifiuti prodotti emerge che il trend delle attività è in forte diminuzione.
Esaminando e isolando i fenomeni eccezionali avvenuti nel biennio 2020-2021, si confermano i risultati ottenuti.
Nel corso del 2021 Italgas Reti ha portato avanti le attività ̀ di progettazione, messa in sicurezza, caratterizzazione, monitoraggio, bonifica e ripristino ambientale complessivamente su 31 siti (già̀ individuati nel 2020), sulla base della normativa ambientale nazionale per la bonifica dei siti inquinati, rappresentata dal D.Lgs. 152/06 “Norme in materia ambientale”, che ha superato il precedente riferimento legislativo costituito dal DM 471/99.
Per completezza di informazione, si specifica che in data 04/08/2021 l’area ex Italgas di Chiavari in viale Trieste è stata venduta a soggetto terzo, che è subentrato a Italgas come nuovo soggetto obbligato per gli adempimenti di legge in materia di bonifica di siti inquinati e di gestione rifiuti. Pertanto, al 31/12/2021 sono 30 le aree con iter ambientale attivo gestite da Italgas Reti.
Salvo casi particolari, i siti oggetto di bonifica sono le ex officine di produzione del gas inizialmente denominato “gas illuminante” nella seconda metà del XIX secolo, per poi diventare successivamente “gas di città” per l’uso cottura e riscaldamento.
In questi siti l’inquinamento, quando presente, è stato dovuto prevalentemente a dispersioni di catrame, sottoprodotto della distillazione del carbon fossile per produrre il gas di città.
I siti in cui è attivo un procedimento ambientale ai sensi del D.Lgs. 152/06 Parte Quarta Titolo V “Bonifica di siti contaminati” sono distribuiti su tutto il territorio nazionale e risultano così localizzati geograficamente:
Dal punto di vista amministrativo, il solo sito di Napoli v. Brin ricade nelle competenze del Ministero della Transizione Ecologica (MITE) essendo compreso all’interno del perimetro del Sito di Interesse Nazionale (SIN) di “Napoli Orientale”, mentre i restanti siti rientrano nelle competenze di Regioni o Comuni.
In base allo “stato delle attività” è possibile raggruppare i 30 siti in cinque cluster:
Durante il 2018, con aggiornamento nel 2020, Italgas ha svolto un’analisi ambientale che ha evidenziato che l’utilizzo delle risorse idriche non è un aspetto ambientale significativo poiché legato esclusivamente all’utilizzo per usi igienico-sanitari o antincendio. Il processo produttivo di Italgas, infatti, non prevede l’utilizzo di acqua per usi industriali, a eccezione dei quantitativi impiegati per il rabbocco degli impianti di preriscaldo del gas, inseriti all’interno delle cabine di riduzione della pressione del gas prelevato dal sistema di gasdotti ad alta pressione, senza la presenza di scarichi industriali. Con specifico riferimento alla gestione delle reti di distribuzione di Medea, inoltre, l’acqua utilizzata viene riscaldata per vaporizzare il GPL in fase liquida in uscita dai serbatoi. Tale acqua, immessa anche nell’impianto antincendio, viene prelevata dall’acquedotto o dalla falda attraverso pozzi. Presso l’impianto di Sassari l’acqua di dilavamento viene scaricata al suolo, previo trattamento, in ottemperanza all’autorizzazione.
Per l’anno 2021, infine, nell’ambito delle attività di bonifica, sono stati prelevati circa 247.240 metri cubi di acqua dalla falda contaminata; gli stessi vengono trattati per riportare le concentrazioni di inquinanti ai limiti consentiti per lo scarico in pubblica fognatura, in ottemperanza alle autorizzazioni e normative vigenti.
Le analisi ambientali delle società del Gruppo, redatte secondo la norma UNI EN ISO 14001, ha evidenziato che l’utilizzo delle risorse idriche non è un aspetto ambientale significativo.
Tuttavia, la salvaguardia delle risorse e l’utilizzo razionale delle stesse è previsto dalla Politica HSEQ e per tale motivo il Gruppo si impegna a ridurre i consumi idrici limitati. Il prelievo di acqua dolce da acquedotto, utilizzata per gli usi igienico-sanitari degli spogliatoi e degli uffici e per gli impianti antincendio è risultato pari a 76.025 metri cubi (-23,6%): la riduzione è principalmente ascrivibile alla chiusura degli spogliatoi (e delle docce) presso le sedi operative e al maggior ricorso allo smart working. Per quanto riguarda gli scarichi idrici di tipo civile, la maggior parte delle acque reflue è convogliata, data la loro natura, alle reti fognarie senza alcun trattamento.
Una realtà diversa è quella di Italgas Acqua, società del Gruppo che gestisce in concessione l’attività di distribuzione dell’acqua in cinque comuni campani. Per questa società, gestire i consumi idrici significa prelevare l’acqua, renderla potabile e distribuirla al cittadino, garantendo gli standard di qualità e la continuità e regolarità del servizio.