Il perdurare della pandemia da Covid-19 ha generato un fenomeno di insicurezza sociale, sia pure a fronte di una sostanziale ripresa che ha contraddistinto il panorama economico nazionale, europeo e mondiale. A due anni dall’inizio dell’emergenza, infatti, la maggior parte dei Paesi si trova a dover fronteggiare un susseguirsi di momenti di picco dell’emergenza sanitaria, alternati a periodi di minore criticità. La pandemia ha accelerato una serie di evoluzioni nel modo di operare delle imprese che sono state costrette a innovare per adattarsi rapidamente ai cambiamenti. In questo scenario, Italgas ha mostrato un’eccezionale capacità di resilienza garantendo la continuità del servizio ai circa 8 milioni di clienti serviti in Italia, consentendo allo stesso tempo alle proprie persone di operare in piena sicurezza.
Proprio in questa situazione di straordinaria imprevedibilità, Italgas ha raccolto i primi risultati del percorso di trasformazione digitale di processi, asset e persone avviato nel 2017. Gli investimenti in digitalizzazione hanno consentito, fin dall’inizio della pandemia, la riorganizzazione del lavoro e lo svolgimento di tutte le attività da remoto. Ancora oggi, la presenza nelle sedi aziendali viene alternata a lunghi periodi di smart working per garantire la massima sicurezza dei dipendenti. Inoltre, grazie allo sviluppo e all’applicazione di tecnologie innovative, quali “ShareView” e “WorkOnSite”, si è reso possibile gestire da remoto e in maniera efficiente la rete, riducendo il numero degli spostamenti sul campo e, di conseguenza, i consumi di combustibile e le emissioni di CO2.
Registrando venti trimestri consecutivi di crescita dal suo ritorno in Borsa, Italgas ha dimostrato di essere capace di proseguire il suo percorso di sviluppo e trasformazione anche durante l’emergenza sanitaria supportando il tessuto economico del Paese, contribuendo alla ripresa economica grazie a importanti investimenti e assumendo un ruolo di primo piano nel processo di transizione energetica.
Il forte rincaro dei prezzi dell’energia, registrato negli ultimi mesi del 2021, è stato causato da una combinazione di fattori – prima di tutto geopolitici – che ha generato ulteriore instabilità a livello europeo. Tale situazione, che sta mettendo a dura prova numerosi comparti industriali in Italia, ha indotto a una riflessione sugli investimenti necessari al raggiungimento di un’indipendenza energetica del Paese. In questo contesto, i gas rinnovabili – primo fra tutti il biometano – hanno un potenziale molto rilevante, non solo in chiave di decarbonizzazione dei consumi, ma anche per garantire una maggiore sicurezza degli approvvigionamenti.
Le reti del gas rappresentano un asset strategico per stimolare la produzione di gas rinnovabili, a condizione che siano completamente digitalizzate e flessibili, capaci cioè di trasmettere dati, ricevere ed eseguire istruzioni, essere gestite da remoto. Come è emerso da confronti in seno ad associazioni nazionali e internazionali di settore, grazie al percorso di trasformazione digitale intrapreso, Italgas si avvia a essere la prima società di distribuzione gas al mondo con un network interamente digitalizzato. L’azienda sta lavorando a numerosi progetti innovativi volti a dare impulso al percorso di integrazione dei gas rinnovabili nel mix energetico del Paese.