Il Piano Strategico 2021-2027 prevede investimenti per 7,9 miliardi di euro dedicati alla transizione energetica, alla trasformazione digitale e alla sostenibilità, oltre che allo sviluppo dei business in portafoglio tramite l’aggiudicazione delle future gare per la gestione degli ATEM e iniziative di M&A.
La strategia si articola sulle seguenti direttrici:
A questi obiettivi è dedicato un impegno complessivo e organico di tutto il Gruppo ispirato a un modello che integra i principi di sostenibilità. Le tematiche ESG sono infatti la matrice in cui sono inseriti i driver del Piano, nonché l’architrave che li raccorda, guidando le scelte di investimento.
L’obiettivo net-zero al 2050, fissato dall’Unione Europea nell’ambito del Green Deal, pone i singoli Stati membri di fronte all’urgenza di decarbonizzare i consumi e di azzerare l’impronta di carbonio di tutte le attività produttive.
Inoltre, a livello europeo viene evidenziato il ruolo chiave del gas nella transizione energetica13, alla luce sia della recente proposta di revisione della direttiva e del regolamento sul mercato gas e sull’idrogeno, sia dell’orientamento da parte della Commissione Europea in merito all’inclusione del gas tra le fonti comprese nella tassonomia europea degli investimenti sostenibili, con riferimento alla generazione di energia elettrica e alla cogenerazione. Per il gas è previsto un ruolo di primo piano nel supportare l’imminente uscita dal carbone e continuerà a rappresentare circa 20% dei consumi energetici europei al 205014, ma con una composizione rinnovata che rifletterà un crescente peso dei gas rinnovabili come idrogeno, biometano e metano sintetico (e-gas). In questo scenario, il ruolo delle reti di distribuzione del gas resterà centrale. L’infrastruttura del gas, grazie alla sua estensione e capillarità in
Europa, rappresenta un asset chiave nel processo di transizione energetica. Le reti che oggi distribuiscono gas naturale, infatti, saranno presto in grado di accogliere gas rinnovabili e a basso contenuto di carbonio, e successivamente gas sintetici e idrogeno: per fare ciò è necessario che l’infrastruttura sia completamente digitalizzata. La trasformazione digitale è quindi il principale abilitatore della transizione energetica, ovvero la sua precondizione.
All’interno dell’impegno verso la decarbonizzazione, Italgas ha adottato pratiche e tecnologie avanzate capaci di aprire la strada a un futuro più sostenibile. Tali competenze e soluzioni possono essere utili anche ad altri operatori di infrastrutture ed energia o a operatori di altri settori per fissare obiettivi più ambiziosi e concreti. Bludigit, la società di servizi digitali del Gruppo Italgas, con le capacità sviluppate nella Digital Factory nelle applicazioni digitali proprietarie e attraverso le partnership con fornitori tecnologici a livello globale, offre soluzioni innovative a terzi a supporto del processo di transizione energetica.
La digitalizzazione è ritenuta fondamentale elemento abilitante il percorso di transizione energetica nel settore della distribuzione del gas. La digitalizzazione aumenta l’efficienza, migliora la sicurezza, la gestione delle reti e la qualità del servizio, consente di effettuare una manutenzione predittiva, un più efficace controllo dei parametri gestionali e aiuta a garantire l’operatività in qualsiasi condizione.
La digitalizzazione e la trasformazione dell’attuale infrastruttura di distribuzione del gas verso un modello intelligente, flessibile e digitale resta uno dei principali obiettivi: è il contributo degli asset del Gruppo Italgas alla creazione del mix energetico net-zero previsto dall’Unione europea al 2050 e il futuro stesso del settore della distribuzione del gas. Per questo nel Piano Strategico 2021-2027, Italgas ha destinato 5 miliardi di euro all’upgrade/repurposing delle reti, alla digitalizzazione di asset / processi e allo sviluppo di iniziative per l’integrazione dei gas a basso contenuto carbonico.
Come è emerso da confronti in seno ad associazioni nazionali e internazionali di settore, grazie al percorso di trasformazione digitale intrapreso, Italgas si avvia a essere la prima società di distribuzione gas al mondo con un network interamente digitalizzato. Una rete digitale è un’infrastruttura che integra dispositivi in grado di dare e ricevere informazioni, ha la possibilità di essere controllata da remoto e in tempo reale attraverso un sistema di comando e controllo centralizzato: precondizione tecnica necessaria per accogliere e distribuire anche gas rinnovabili diversi dal metano, quali idrogeno, biometano e metano sintetico.
A questo scopo, Italgas ha installato dispositivi digitali in grado di dare e ricevere informazioni in tempo reale, ha introdotto tecnologie IoT per l’acquisizione massiva dei parametri fisici della rete e ha creato degli algoritmi intelligenti in grado di interpretare utilmente queste informazioni. Infine, ha pressoché completato la sostituzione dei tradizionali contatori con gli smart meter, misuratori di ultima generazione predisposti per la telelettura e quindi in grado di rilevare i consumi senza la necessità di accedere al contatore. La sostituzione implica una maggiore efficienza operativa, che si riflette sul consumatore, e una maggiore capacità di fornire alle società di vendita dati attendibili e tempestivi sui consumi. Questo permette di ottenere fatturazioni accurate con tempestività, aumentando il grado di fiducia del cliente. Il percorso di sostituzione consente di rendere sempre più capillare il monitoraggio e il controllo delle reti, anche ai fini della sicurezza, e soprattutto costituisce la precondizione tecnica per trasportare gas rinnovabili come idrogeno, biometano e metano sintetico.
La trasformazione delle reti passa attraverso la digitalizzazione, ma non solo. Italgas ha pianificato e già avviato progetti, nel periodo 2021-2027, per circa 40 milioni di euro di investimenti a supporto dello sviluppo e integra- zione dei gas a basso contenuto carbonico nelle reti di distribuzione. Tra le principali iniziative di sviluppo si annoverano:
Si tratta di un importante patrimonio di conoscenze che Italgas ha scelto di valorizzare, insieme alle best practice acquisite nella distribuzione del gas, anche in settori contigui con l’intento di promuovere un processo di innovazione, sempre in una logica di sicurezza, efficienza e sostenibilità. In questo quadro, circa 200 milioni di euro di investimenti sono destinati all’estensione delle competenze digitali anche ai settori della gestione delle reti idriche e dei servizi energetici, nei quali operano le società del Gruppo: Italgas Acqua, e le ESCo Seaside e Ceresa. Nel settore idrico, l’obiettivo è di migliorare ulteriormente la qualità e l’efficienza delle reti gestite attraverso un piano di interventi su due livelli. Da un lato, con l’installazione di “water smart meter” (contatori intelligenti di ultima generazione) in sostituzione dei misuratori tradizionali presso le 30.000 utenze servite; dall’altro, con l’applicazione di una diffusa sensoristica lungo le reti, tale da consentire di tenere sotto controllo, in ogni momento, tutti i parametri di funzionamento delle infrastrutture, rilevare in tempi brevi e con una precisione sempre più accurata eventuali guasti, intervenire rapidamente in caso di perdite. Allo stesso modo, il know-how digitale sta trovando rapida ed efficace applicazione anche nel lancio di diversi progetti innovativi finalizzati al risparmio energetico e alla riduzione dell’impronta carbonica dei consumi. Tra questi, “Savegas”, un servizio che offre interventi di efficientamento energetico degli immobili con la formula “chiavi in mano” funzionali a ridurre i costi in bolletta fino al 20%.
La trasformazione digitale riguarda anche processi e persone. Nel caso dei processi, il motore di questo grande cambiamento è la Digital Factory Italgas. In essa, stanze fisiche e virtuali lavorano in modalità agile alla digitalizzazione dei processi aziendali, dando vita a innovazioni che hanno permesso di migliorare ulteriormente l’operatività quotidiana. Tra le principali innovazioni del 2021, una soluzione digitale particolarmente efficace è stata ClickToGas: l’applicazione che consente al cliente finale di condividere con Italgas informazioni, fotografie o anche di attivare sessioni di video-collaborazione con indicazioni in realtà aumentata, eliminando la necessità di sopralluoghi fisici presso il cliente e riducendo drasticamente i tempi necessari a fornire un preventivo per un nuovo allaccio alla rete del gas. Proseguendo nel percorso di abilitazione della smart maintenance, sono state introdotte nuove soluzioni basate su Machine Learning ed AI per l’analisi predittiva e l’ottimizzazione del funzionamento di componenti critiche della rete quali gli smart meter e le stazioni di odorizzazione.
Quanto alle persone, oggi tutti i dipendenti Italgas hanno al- meno un dispositivo mobile in dotazione e sono coinvolti in programmi di formazione, aggiornamento e reskilling digitale. Un approccio che nel perdurante contesto pandemico si è di- mostrato prezioso per superare le difficoltà legate alla riorganizzazione del lavoro e per elevare le competenze di ciascuno. Un approccio, questo, che si rivela sempre più efficace, met- tendo a disposizione delle nostre persone le competenze e gli strumenti per poter interpretare e utilizzare i numerosi dati che ogni giorno vengono inviati dai sensori IoT diffusi su tutta l’infrastruttura. In aggiunta, è stato avviato il re-design dell’esperienza digitale dei dipendenti, tramite l’ottimizzazione dei processi HR e dei relativi sistemi di supporto e l’evoluzione degli strumenti di collaborazione e comunicazione.
La sostenibilità, in tutte le sue declinazioni, è parte della gestione strategica e operativa del Gruppo e valore di riferimento per l’operato del top management e di tutte le funzioni aziendali. Nella sua visione di approccio sostenibile al business, il Gruppo Italgas si impegna quotidianamente a contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e di quelli definiti dall’Unione Europea. In coerenza con i principi di sostenibilità globali e con le importanti integrazioni apportate nella Carta Costituzionale italiana a febbraio 2022, in cui si stabilisce da un lato il principio che l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi devono essere tutelati, introducendo il concetto degli interessi delle future generazioni, dall’altro si rafforza il principio che l’attività economica non possa essere svolta pregiudicando la salute e l’ambiente, oltre ai già presenti aspetti di sicurezza, libertà e dignità umana, Italgas rafforza ancora di più il proprio impegno e la propria convinzione di star operando nella giusta direzione.
Gli indirizzi strategici, in termini di impegno e linee d’intervento, sono declinati nel Piano di Sostenibilità di Italgas, sviluppato in coerenza con i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite.
L’intero Piano Strategico risponde alle principali sfide di sostenibilità e integra al proprio interno i criteri ESG, ponendo alla società nuovi target in termini di riduzione delle emissioni, efficienza energetica e sviluppo e valorizzazione delle risorse. La sostenibilità è, dunque, uno dei cardini principali dell’azienda: è anche da essa che passa la definizione delle scelte operative e strategiche del Gruppo. Nella definizione dei driver strategici al 2027 Italgas ha utilizzato come bussola i cinque pilastri del Piano di Sostenibilità che corrispondono ai principi base in cui la società si riconosce da sempre: lo sviluppo di una cultura ESG, la scelta di porre le persone al centro, la creazione di valore per il territorio, per i clienti e il mercato, il contributo all’efficienza e alla sicurezza del sistema. Pilastri che trovano concretezza in obiettivi e azioni nel breve-medio termine e da cui hanno avuto origine anche delle politiche specifiche che formalizzano l’impegno dell’azienda, tra queste:
Tali politiche vengono periodicamente aggiornate e integrate, in ottica di una costante aderenza all’evoluzione del posizionamento e delle strategie del Gruppo, anche sulla base degli indirizzi emersi da indici e rating di sostenibilità e da trend ESG internazionali.
In funzione della preparazione del prossimo Piano Strategico, il Gruppo si è attivato per garantire una integrazione ancora più organica tra i pilastri strategici e quelli di sostenibilità creando un framework che guidi tutto il processo, dall’elaborazione delle strategie, alla definizione degli obiettivi, alla loro consuntivazione.
Al fine di sostenere la transizione energetica con il Piano Strategico 2021-2027 il Gruppo si è impegnato a ottenere al 2027 una riduzione del 30% delle proprie emissioni di CO2e equivalenti e del 25% dei consumi energetici rispetto al 202015. Tali obiettivi sono stati definiti attraverso una dettagliata pianificazione di interventi misurabili. In particolare, in arco di Piano sono state pianificate le seguenti principali azioni di riduzione:
La gestione del personale di Italgas intende sostenere lo sviluppo delle persone e la crescita industriale del Gruppo, basandosi su tre pilastri strategici:
Con la consapevolezza che le principali sfide della trasformazione digitale passano dalle persone, il Gruppo ha previsto nel Piano Strategico 2021-2027 di continuare a investire nelle attività di upskilling e reskilling oltre 600.000 ore di formazione, di cui 250.000 focalizzate sul digital learning. Inoltre, la Managerial Academy Italgas, che nascerà nei primi anni del Piano, garantirà la continua crescita manageriale e culturale, veicolando tra i diversi business e manager un unico purpose aziendale.
Italgas ribadisce il proprio impegno sui temi di Diversity & Inclusion per migliorare l’inclusione delle sue persone, promuovere le pari opportunità, apprezzare il valore della diversità e valorizzare l’unicità delle persone.
A tal fine, è stato avviato un programma di change management dedicato alla Diversity & Inclusion attraverso la realizzazione di iniziative diffuse di sensibilizzazione che è culminato nell’identificazione di oltre 30 Diversity & Inclusion Ambassador, figure chiave del cambiamento che saranno ingaggiate su specifiche aree di lavoro, quali Age & Culture, Disability e Gender.
Gli obiettivi che Italgas si pone entro il 2027 sono sfidanti: incremento della rappresentanza di genere, con particolare riferimento alle posizioni manageriali (una posizione di responsabile su quattro ricoperta da una donna), e al rinnovamento generazionale (oltre il 60% delle nuove risorse assunte under 30 anni e il 50% di genere femminile).
Dal 2018 Italgas aderisce al Global Compact, l’iniziativa nata 20 anni fa dalla volontà del Segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan, per promuovere un’economia globale sostenibile che spinge le imprese ad adottare strategie compatibili con uno sviluppo sempre più orientato a una responsabilità sociale e d’impresa. Il Global Compact incoraggia le aziende di tutto il mondo a creare un network per lo sviluppo sostenibile e per fare questo chiede alle aziende e alle organizzazioni che vi aderiscono di agire nel rispetto dei 10 principi universali del Global Compact, che fanno riferimento ai diritti umani e del lavoro, alla tutela dell’ambiente e alla lotta alla corruzione.
L’iniziativa dal 2020 è stata estesa ai settori midstream e downstream della filiera O&G, ricomprendendo così anche le attività di trasporto e distribuzione del gas naturale. In sostanza, l’OGMP 2.0 – che mantiene le caratteristiche di iniziativa volontaria – si prefigge di incentivare le imprese aderenti ad adottare metodologie sempre più efficaci e incisive per il controllo, la misura e la riduzione delle emissioni. A tal fine, l’OGMP impegna le imprese aderenti a definire protocolli aziendali sempre più accurati e tali da condurre, in cinque anni, a una riduzione delle emissioni del 45% al 2025, prendendo come base i valori al 2015, in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti stabilite dalla conferenza COP21 di Parigi. Le imprese aderenti sono chiamate a riportare i dati sulle emissioni con un grado di accuratezza crescente articolato su cinque livelli, partendo dal dato complessivo degli impianti gestiti calcolato sulla base di fattori di emissione standardizzati, per giungere, alla fine dell’ultimo anno, a informazioni puntuali misurate “sul campo”, per ogni specifica tipologia di impianto e materiale utilizzato dall’impresa nello svolgimento delle attività operative.
Aderendo all’OGMP ottengono il riconoscimento di Gold Standard nella gestione delle emissioni di metano, inizialmente legato all’adesione all’iniziativa e successivamente confermato in base agli effettivi progressi compiuti verso gli obiettivi di riduzione dichiarati.
Nella presentazione ufficiale dell’OGMP 2.0 tenutasi il 23 novembre 2020, Italgas ha rappresentato ufficialmente a livello mondiale il suo commitment quale impresa del settore Downstream attraverso la partecipazione dell’Amministratore Delegato Paolo Gallo.
Le imprese aderenti all’OGMP – e Italgas tra queste – nella primavera 2021 si sono impegnate nella definizione dei singoli obiettivi volontari di riduzione delle emissioni di metano al 2025. Italgas ha indicato una riduzione delle emissioni di metano derivante dalla gestione delle proprie attività, misurate in valore assoluto, dell’83% al 2025 su base 2015. Nella pubblicazione UNEP “An Eye on Methane International Methane Emissions Observatory 2021 Report” Italgas è stata riconosciuta azienda Gold Standard, grazie a una qualità dei dati ritenuta “eccellente” per gli operated assets e “molto buona” per i non-operated assets. Inoltre, il medesimo rapporto attesta che l’azienda ha presentato un buon piano di implementazione, assistito da programmazione, obiettivi e sviluppi tecnologici credibili. Si afferma inoltre che ha già iniziato uno sforzo importante per coinvolgere nel programma di reporting anche aziende nelle quali detiene quota di partecipazione ma di cui non ha il controllo operativo e per estendere l’adesione di altri soggetti all’iniziativa OGMP 2.0.
Italgas è parte di GD4S (Gas Distributors for Sustainability), l’associazione senza scopo di lucro dei distributori europei di gas che si propone di rappresentare presso le istituzioni europee la posizione del settore della distribuzione del gas, con specifico riguardo al ruolo che tali infrastrutture possono svolgere nel processo di transizione energetica verso un’economia a basso tenore di carbonio. L’associazione sostiene, in particolare, il gas e il GNL come combustibili per il settore dei trasporti, lo sviluppo del biometano, lo studio e l’implementazione delle tecnologie Power to Gas per la produzione di idrogeno “verde” e il suo utilizzo quale vettore energetico in grado di trasportare e immagazzinare l’energia rinnovabile sfruttando il sistema infrastrutturale esistente, oggi utilizzato per il gas naturale.
Nel luglio del 2021 il GD4S ha presentato un “White Paper”, contenente la propria visione strategica e tutte le raccomandazioni di policy per lo sviluppo dei gas rinnovabili e il contenimento delle emissioni di metano, strumenti fondamentali per la lotta al cambiamento climatico.
Inoltre, negli ultimi due anni, sotto la presidenza Italgas, GD4S ha lavorato intensamente alla definizione di una Sustainable Charter, per dare forma a un approccio collettivo alla sostenibilità per tutti i membri dell’associazione. In sintesi, la Carta delinea 9 impegni congiunti – in linea con gli SDGs delle Nazioni Unite – per raggiungere obiettivi comuni sulle tre dimensioni della sostenibilità: Ambientale, Sociale e di Governance. Gli impegni si basano su best practice già adottate da uno o più membri di GD4S, fungendo anche da ispirazione per gli altri membri. Nella Carta, tutte e sette le aziende associate si impegnano a definire chiari KPI relativi agli impegni assunti e a riferire regolarmente i progressi compiuti, già a partire dal 2023. Il Sustainable Charter è stato presentato formalmente in un evento dedicato il 15 marzo 2022.
Le Associazioni CEDEC, EUROGAS, GD4S e GEODE, che sommate rappresentano praticamente l’intero settore europeo della distribuzione del gas, hanno siglato nel 2021 un documento in cui s’impegnano a incoraggiare e sostenere i rispettivi membri nell’intraprendere azioni proattive per monitorare, rendicontare e ridurre le emissioni fuggitive di metano in atmosfera. In particolare, sono stati assunti quattro impegni specifici verso stakeholder e propri associati:
Per massimizzare lo sforzo dei DSO (Distribution System Operators) europei, le Associazioni hanno chiesto, inoltre:
Italgas ha aderito nel corso del 2021 a “Ready4H2” (Ready for Hydrogen), iniziativa di respiro internazionale che riunisce le esperienze e l’expertise dei più importanti DSO di 13 Paesi europei per promuovere l’accesso all’idrogeno da parte dei consumatori e lo sviluppo dell’intera catena del valore, anche attraverso l’ingresso sul mercato di nuovi produttori.
Il progetto ha l’obiettivo di combinare le rispettive competenze e stabilire come, partendo da reti di distribuzione del gas Hydrogen Ready, si possa contribuire alla costruzione di un solido mercato europeo dell’idrogeno. Con questa iniziativa i distributori vogliono assicurarsi che le loro competenze peculiari, e quelle sviluppate attraverso i rapporti di collaborazione con tutti gli altri attori della filiera dell’idrogeno, vengano messe a disposizione dei decisori europei e nazionali nell’ambito del processo di definizione delle politiche pubbliche a supporto di un’economia dell’idrogeno.
“Ready4Hydrogen” è aperto a tutte le organizzazioni e aziende che riterranno di aderire e si è posto nell’immediato, entro febbraio 2022, la realizzazione di tre studi specifici:
13 La tassonomia degli investimenti, infatti, è un sistema di classificazione europeo delle attività economiche ecosostenibili finalizzata a incanalare e riorientare il flusso di capitali internazionali verso soluzioni energetiche sostenibili (si faccia riferimento all’allegato “Informazioni relative alle attività ammissibili e non ammissibili alla Tassonomia degli investimenti sostenibili”)
14 European Commission COM (2021) 803 final, Proposal for a DIRECTIVE OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL on common rules for the internal markets in renewable and natural gases and in hydrogen
15 Considerando l’apporto dell’autoproduzione attraverso il recupero di energia altrimenti dispersa. La riduzione è misurata a parità di perimetro, escluse eventuali variazioni a seguito di M&A e gare ATEM.